Francesca Capaldo, new entry della Starlight, si racconta a 360 gradi

Classe 1996, abita a Barzanò e porta la maglia numero 6

Francesca Capaldo, new entry della Starlight, si racconta a 360 gradi
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Francesca Capaldo, new entry della Starlight, si racconta a 360 gradi

Ecco l'intervista a Francesca Capaldo, tra le new entry della rosa Starlight per la nuova stagione. Classe 1996, abita a Barzanò e porta la maglia numero 6.

Come nasce la tua passione per il basket?

Ho praticato questo sport per la prima volta alla fine della quinta elementare e mi ha subito convinta. Gli allenatori mi hanno suggerito di cercare una squadra agonistica e così, pur essendo totalmente inesperta, mi sono avvicinata a questo mondo. La mia storia inizia nelle giovanili del Costa Masnaga dove ho raggiunto la prima squadra disputando la serie A3.

Cosa ti ha insegnato la pallacanestro?

A crescere e superare i miei limiti. Sono una persona di indole riservata, molto timida. Grazie alle compagne e ai miei allenatori sono riuscita a crescere personalmente, riuscendo anche a conciliare il basket con i miei impegni scolastici.

Come sei arrivata a Valmadrera?

La prima volta due anni fa nel campionato di B, un periodo difficile contrassegnato da ripetuti infortuni alla caviglia destra. Poi ho deciso di dedicare una breve parentesi alla serie C con il basket Sant’Ambrogio, dove siamo riuscite a conquistare la promozione in B. Proprio con le mie compagne ho capito il vero senso di “sacrificio e spirito di squadra”. Ho deciso di ritornare a Valmadrera principalmente per sposare il progetto voluto fortemente dall’allenatore Alberto Colombo e propostomi dal Presidente Pino Scelfo. Penso e credo che costruire una squadra a partire da ragazze giovani e del territorio sia un ottimo presupposto per fare bene, così ho scelto di portare anche il mio contributo sia in campo che fuori. Ovviamente non mancheranno i momenti difficili perché come ogni nuova squadra bisognerà imparare a conoscersi e integrarsi, ma saranno uno stimolo in più per arrivare a grandi risultati.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio desiderio più grande è poter trasmettere e condividere la passione e la dedizione per questo sport anche ad altri: per questo motivo voglio conseguire il corso di allenatore per minibasket.

Quali sono le tue passioni e interessi?

Oltre la mia passione per la palla a spicchi seguo e cerco di praticare qualsiasi altro sport. Inoltre, essendo molto interessata all’alimentazione e al cibo, ho deciso di frequentare il corso di Laurea in “Scienze e tecnologie alimentari” alla Statale di Milano.

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