Vetture elettriche e ibride in centro: il Comune di Lecco critica il Governo

Alessio Dossi: "Reintrodurre le auto dove con fatica siamo riusciti negli anni a creare zone dedicate ai pedoni sarebbe un passo indietro".

Vetture elettriche e ibride in centro: il Comune di Lecco critica il Governo
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La Legge di Bilancio 2019 del Governo Gialloverde include una norma che apre le porte dei centri storici e delle Zone a Traffico Limitato dei Comuni alle vetture elettriche e ibride. Si tratta di una  intenzione che l'Amministrazione comunale di Lecco ritiene essere "un passo indietro nel percorso intrapreso e volto a rendere le nostre città, Lecco in particolare, più vivibili".

Vetture elettriche e ibride in centro

Ad argomentare la posizione di Palazzo Bovara è l'assessore all'ambiente del Comune di Lecco Alessio Dossi. "Le ZTL e le aree pedonali  rappresentano importanti presidi della vita cittadina, luoghi di opportunità di incontro e di commercio, luoghi di sviluppo turistico e di mobilità lenta dove è bene che le auto non entrino, a prescindere dalla tipologia di motore" spiega Dossi, ex presidente di Legambiente Lecco e imprenditore agricolo.    "Sicuramente il sostegno e lo sviluppo della mobilità elettrica e ibrida sono fronti sui quali lavorare per i miglioramenti alla qualità dell'aria che sono in grado di promuovere, ma questa tipologia di misura non è certamente ciò di cui le città necessitano".

Il Comune di Lecco critica il Governo

"La mobilità elettrica ha bisogno, e ci stiamo lavorando con attenzione, di infrastrutture, come le colonnine elettriche di ricarica, o di agevolazioni tariffarie per i parcheggi  prosegue l'assessore. "Reintrodurre le auto dove con fatica siamo riusciti negli anni a creare zone dedicate ai pedoni, dove le famiglie e i turisti possono passeggiare in libertà, sarebbe decisamente un passo indietro. Mi auguro che molti Comuni - conclude - sottolineino questo aspetto e che il Governo faccia marcia indietro rispetto a una scelta che denota comunque una visione distorta e approssimativa di quello che dovrebbe essere lo sviluppo sostenibile delle nostre città".

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