Olimpiadi: fondamentale riqualificare i collegamenti nel Lecchese

Nella stessa settimana in cui l’Italia si aggiudicava le Olimpiadi 2026, in un solo giorno, tra Milano e Lecco, sulla S8, i treni cancellati sono stati il 78%, tra Milano e Tirano il 71%, tra Milano e Robbiate il 55%. senza parlare della chiusura de Barro... "Non ci si può presentare così al 2026"

Olimpiadi: fondamentale riqualificare i collegamenti nel Lecchese
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Nella stessa settimana in cui l’Italia, cioè anche Milano e una parte sostanziale della Lombardia, si aggiudicava le Olimpiadi 2026, in un solo giorno, tra Milano e Lecco, sulla S8, i treni cancellati sono stati il 78%, tra Milano e Tirano il 71%, tra Milano e Robbiate il 55%. “Senza contare l’ecatombe sulla statale 36 quando, nel fine settimana, i calcinacci caduti nella galleria del Monte Barro hanno provocato una deviazione a Civate-Isella, con code chilometriche in tutti i comuni del territorio”, lo ha detto Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, in apertura del convegno, che si è tenuto questo pomeriggio, a Lecco, sul tema ‘Riqualifichiamo i collegamenti tra Milano e la Valtellina’.

Olimpiadi 2026: fondamentale riqualificare i collegamenti nel Lecchese

“La domanda che ci siamo fatti di fronte a questo disastro è stata: e se ci fossero state in corso le Olimpiadi? Ma al di là dell’evento in sé, per i pendolari ormai è la quotidianità – ha detto ancora Straniero –. E non si parla solo di questi tratti: la chiusura della galleria del Monte Piazzo si è ripetuta periodicamente, mentre sono di pochi mesi fa le difficoltà che hanno messo in sofferenza Varenna e Bellano e tutti i comuni del lago. Aggiungiamo che la statale 36 è la più pericolosa strada extraurbana d’Italia, con 169 incidenti, nel 2017, nel tratto brianzolo (dati Aci, ndr)”.

Non ci si può presentare così al 2026

Insomma, per il Pd non ci si può presentare così al 2026: “Avremmo proposto lo stesso una serie di interventi sui nostri collegamenti, ma l’appuntamento con le Olimpiadi consente di accelerare i tempi – ha precisato il consigliere Pd –. Ricordo che a dicembre il consiglio regionale ha dato l’ok a un nostro ordine del giorno che impegnava la Giunta a convocare un tavolo con Anas e gli enti coinvolti sia per la sicurezza, che per la riqualificazione della strada, ma anche per tutto il sistema di collegamenti, quindi non solo viari, ma anche ferroviari, tra Milano e la Valtellina. Ci auguriamo che comincino a emergere soluzioni”, ha concluso Straniero, annunciando proposte concrete anche nel bilancio di assestamento di luglio e altri incontri che si svolgeranno a settembre tra Milano e la Brianza e in Valtellina.

Virginio Brivio

Tra gli interventi al convegno, quello del sindaco di Lecco Virginio Brivio, per il quale “le Olimpiadi non devono essere l’occasione per proporre idee in libertà: meglio sistemare davvero l’esistente che inventarsi opere che sarebbero solo dei sogni”. Mentre per l’assessore regionale agli Enti locali e montagna Sertori, intervenuto al convegno del Pd, “il sistema viabilistico e ferroviario vanno pensati insieme in un sistema della mobilità generale, che, nonostante l’offerta, è sottodimensionato e vecchio. Il problema non è tanto di soldi, ma di come realizzare le opere affinché le risorse possano essere impiegate in tempi certi”, ha detto auspicando che “la statale 36 venga resa affidabile soprattutto nel tratto del lago”.

Fabio Pizzul

Ha chiuso il pomeriggio Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in consiglio regionale: “Avevamo programmato questo evento a prescindere dall’assegnazione delle Olimpiadi, ma ci siamo convinti a realizzarlo ora perché il quadro è più preciso. Effettivamente gli interventi infrastrutturali devono andare oltre il discorso olimpico e sfruttarlo solo come elemento di accelerazione”. L’importante, per Pizzul, è “realizzare infrastrutture al riparo da burocrazia e contenziosi. Serve davvero un elemento di unità tra i diversi soggetti territoriali e istituzionali per arrivare al miglior risultato possibile. Ed è determinante la funzione di Regione Lombardia in tutto questo”.

Ma serve “darsi obiettivi chiari per quanto riguarda il servizio, decidendo un target, e su questa base fare la programmazione degli interventi”. Con una certezza: “Il territorio deve essere attore protagonista di questa vicenda”.

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