Nuovo Governo: Confartigianato Lecco chiede una vera svolta per il bene delle imprese

"Attendiamo con più di una riserva, che i nuovi ministri del Lavoro, Sviluppo Economico ed Economia, ma più in generale il Governo, spieghino al Paese e agli imprenditori con quali piani intendono rilanciare l’economia del Paese e aiutare le MPMI a crescere"

Nuovo Governo: Confartigianato Lecco chiede una vera svolta per il bene delle imprese
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“Alle nostre imprese non appassiona il cambio cromatico del Governo da giallo-verde a giallo-rosso: non sono le bandiere, né chi dalle prossime ore siederà sulle poltrone romane a impattare sulla nostra attività, ma i programmi, le idee e la serietà con cui questi vengono portati avanti”. Questo il commento di Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco alla presentazione della nuova squadra del Governo “Conte Bis” al presidente della Repubblica, Sergio Matterella.

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Nuovo Governo: Confartigianato Lecco chiede una vera svolta per il bene delle imprese

“Abbiamo seguito con particolare attenzione  queste calde settimane di crisi governativa – prosegue Riva – senza tifoserie né prese di parte, come è nello stile della nostra Associazione, perché l’unica cosa che ci interessa è che il nuovo Governo lavori per il bene delle piccole imprese e dell’artigianato. Quello che ci lasciamo alla spalle non è stato affatto un “anno bellissimo”: i 14 mesi a trazione Movimento 5 Stelle e Lega si sono chiusi con troppi segni meno e stagnazioni ricorrenti. Il tempo degli slogan è finito da un pezzo, le nostre imprese hanno bisogno più che mai di una svolta”.

Servono piani di rilancio

“Attendiamo quindi, con più di una riserva, che i nuovi ministri del Lavoro, Sviluppo Economico ed Economia, ma più in generale il Governo, spieghino al Paese e agli imprenditori con quali piani intendono rilanciare l’economia del Paese e aiutare le MPMI a crescere. Con questo nuovo cambio di rotta chiediamo, e ci aspettiamo, una vera svolta, che incentivi il lavoro, diminuendone i costi, e che rilanci la politica dell’impresa 4.0. Cambiano in parte gli interlocutori, ma le nostre richieste restano le stesse: più incentivi per le assunzioni, più investimenti sia in campo privato che nelle infrastrutture pubbliche, meno burocrazia, più aiuti a chi investe in energie rinnovabili, ripensamento del sistema scolastico per colmare il gap esistente tra domanda e offerta, valorizzando la formazione e l’alternanza scuola/lavoro a favore delle nuove generazioni. Il primo banco di prova sarà la prossima Finanziaria su cui Confartigianato vigilerà negli interessi dei suoi imprenditori. I nostri artigiani, che con le loro imprese sono l’ossatura del sistema economico italiano, sono stanchi di promesse e commedie. Ora è il momento di passare ai fatti, con lucidità, fermezza e una politica di ampio respiro, vero problema di un Paese la cui classe dirigente sembra in grado di progettare solo nel breve o brevissimo periodo. Auguriamo al Presidente Conte buon lavoro confermando la nostra già dichiarata disponibilità ad una proficua collaborazione nell’interesse delle imprese e delle famiglie”.

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