Lombardia Autonoma sì trasversale alla risoluzione I COMMENTI LECCHESI

Favorevoli non solo i partiti del centro-destra ma anche il PD, il Patto Civico ed il Movimento 5 Stelle

Lombardia Autonoma sì trasversale alla risoluzione I COMMENTI LECCHESI
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Lombardia Autonoma sì trasversale alla risoluzione. Oggi il Consiglio Regionale  ha votato, con un’ampia maggioranza, il provvedimento che attribuisce  alla Regionedi ulteriori forme e condizioni particolari di autonomi. Favorevoli non solo i partiti del centro-destra ma anche il PD, il Patto Civico ed il Movimento 5 Stelle.

Lombardia autonoma, il commento di Piazza

“Il processo finalizzato ad ottenere l’autonomia della Lombardia procede e lo fa nei tempi e nei modi prefissati" sottolinea consigliere lecchese Mauro Piazza al termine dei lavori del Consiglio regionale di oggi, interamente dedicati alla trattazione di questo argomento. “Sono orgoglioso di essere parte di questo Consiglio regionale in rappresentanza del territorio lecchese che ha dato un contributo essenziale con la sua partecipazione massiccia al referendum del 22 ottobre scorso"

Un vero cambiamento

"Sono orgoglioso soprattuttodi poter votare un cambiamento storico dell’assetto istituzionale del nostro Paese" aggiunge  Piazza. "Approvando la risoluzione di oggi chiediamo a Roma più competenze e, quindi, più risorse. Il momento storico è importante, il passaggio istituzionale è essenziale”.

Le materie

Tra le materie per cui viene richiesta una maggiore autonomia il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario (quindi le tasse), la scuola (edilizia scolastica e diritto allo studio), welfare (un quadro di risorse autonome di finanziamento del sistema sociosanitario con la possibilità di definire il sistema tariffario), la piena competenza sulle infrastrutture strategiche di interesse regionale.

Il prossimo passaggio sarà a Roma dove il presidente Roberto Maroni con una delegazione di sindaci porterà al Governo le richieste della Lombardia.

Lombardia autonoma, il commento di Straniero

"Come avevamo affermato nel corso della campagna referendaria, il gruppo del Pd non è e non è mai stato contrario a maggiori competenze per Regione Lombardia" - puntualizza il consigliere Pd Raffaele Straniero.  "Abbiamo piuttosto espresso ampie riserve sull’utilizzo strumentale e propagandistico del referendum che si è svolto il 22 ottobre". E ancora.  "Quando invece si è andati ad un confronto serrato e puntuale, con un metodo positivo che ha coinvolto tutti i gruppi politici presenti nell’assise regionale, non ci siamo sottratti, anzi. Abbiamo lavorato per costruire una proposta al Governo che chieda più funzioni e relative risorse per la Lombardia. Ciò  a partire da quelle materie che possono rendere il nostro sistema economico e produttivo competitivo con le più avanzate regioni europee".

No alla propaganda

"Abbiamo lavorato perché venissero tolte dalla risoluzione le parti di mera propaganda" prosegue il consigliere oggionese.  "Lo abbiamo fatto soprattutto  per sottoporre alla trattativa con il Governo un testo realistico. Un testocomprendente materie di reale interesse per la nostra Regione. Abbiamo inoltre fornito un contributo determinante affinché nel testo della risoluzione venisse valorizzato il ruolo delle autonomie locali. E inoltre  si evitasse di sostituire al centralismo nazionale un centralismo regionale”.

Un referendum che non serviva

“Questo percorso e questo voto sono stati la riprova che abbiamo perso quasi tre anni di tempo ed abbiamo speso 55 milioni di euro per un referendum che non serviva per arrivare al punto in cui siamo ora" colclude Straniero. "Però abbiamo voltato pagina ed ora lavoriamo insieme per ottenere l’obiettivo di maggiori competenze per Regione Lombardia, pur sapendo che, inevitabilmente, la partita si giocherà con il prossimo Governo e potrà giungere ad una conclusione positiva solo con il prossimo Parlamento ed il prossimo Consiglio Regionale".

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