Il consigliere regionale Mauro Piazza: «Lecco deve ritrovare l’orgoglio»

"La ritrovata unità di Forza Italia poggia su una larga comunità di amministratori locali e militanti che si riconoscono in posizione moderate".

Il consigliere regionale Mauro Piazza: «Lecco deve ritrovare l’orgoglio»
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Le imminenti elezioni amministrative e la prossima sfida per conquistare il capoluogo di provincia, la continua crescita della Lega e il progressivo sgonfiamento del M5S. Mauro Piazza, 46 anni, consigliere regionale, parla a tutto campo al Giornale di Lecco.

Dopo l'exploit alle politiche, la Lega ha vinto anche le regionali in Abruzzo e in Sardegna. Questi risultati avranno ripercussioni nei rapporti di forza all'interno delle coalizioni di centrodestra in vista delle elezioni amministrative del 26 maggio?

«Le elezioni hanno confermato che la proposta politica del centrodestra tradizionale è maggioranza tra gli elettori, che premiano una storia comune di valori e di concreta capacità di amministrare. Partendo da qui risulta ancora più difficile giustificare l’assurda determinazione con cui Matteo Salvini continua a governare con il Movimento 5 Stelle che ogni giorno fa un danno al futuro del Paese, anziché tornare a farlo e meglio con gli alleati storici. Ricordo che il Ministro dell’Interno aveva siglato un programma di governo con il Centrodestra manifestando addirittura la volontà di sottoscrizione davanti al notaio. C’è una parte di questo Governo che blocca qualsiasi scelta di sviluppo, in un momento economico che sta lanciando i primi segnali di crisi come mostrano i dati congiunturali anche sul nostro territorio».

Ritiene che gli elettori stiano punendo il Movimento Cinque Stelle?

«Le recenti elezioni amministrative hanno segnalato l’inizio dell’inesorabile declino grillino, senza parlare dei sondaggi; del resto è inevitabile quando si affronta la complessità della realtà senza un minimo di competenza e di dimestichezza nella soluzione dei problemi, armati solo di arroganza, di slogan semplicistici e proposte raffazzonate. La superiorità morale di cui i grillini si sentivano portatori è stata smentita da un diluvio di cronache e scandali, mettendo in luce il fatto che sotto la demagogia non c’è nulla. Forza Italia, invece, conserva una certo patrimonio di voti da cui ripartire, ed è il depositario dell’unica ricetta di cui il paese ha bisogno, quella liberale, che mette al centro le famiglie, le imprese. L’opposto di chi vuole costruire consenso attraverso uno “Stato misericordioso” che ti paga per stare sul divano».

Nel territorio lecchese a maggio verranno rinnovati i Consigli comunali di alcuni centri particolarmente importanti come Valmadrera, Galbiate, Oggiono, Merate e Casatenovo. L'alleanza di centrodestra verrà confermata ovunque anche nel nostro territorio?

«Le elezioni locali sono state seguite con attenzione dal coordinatore provinciale Davide Bergna e dal responsabile organizzativo Beppe Mambretti; la linea che abbiamo seguito ha avuto come caposaldo la valorizzare delle liste civiche con la costruzione di alleanze di centrodestra laddove ci sono condizioni di ragionevolezza, concretezza e pari dignità politica».

Invece per le prossime elezioni provinciali, quale sarà la strategia?

«La lista Libertà e Autonomia, di cui Forza Italia fa parte, sostiene convintamente il presidente Claudio Usuelli. Auspico che la Provincia, pur economicamente punita dalla legge Delrio, diventi il tavolo su cui si possono coordinare gli esponenti politici lecchesi locali, regionali e nazionali, le associazioni di categoria e i Comuni per dare vita a progetti territoriali rilevanti di lungo periodo che richiedono lo sforzo di tutti. Regione Lombardia da sola non può fare tutto».

Dopo questa tornata amministrativa le attenzioni si sposteranno tutte sul rinnovo della città capoluogo di provincia. Il centrodestra correrà unito a Lecco? State già abbozzando un programma con gli alleati?

«Sicuramente stiamo lavorando per un centrodestra unito, costruendo un manifesto ed un programma tra i cittadini: gazebo, ascolto, incontri con il tessuto civico. C’è tanto da fare a Lecco e soprattutto bisogna ritrovare l’orgoglio per la nostra città archiviando la stagione dei mugugni; noi ci saremo con una lista e con i nostri candidati, io per primo mi rendo disponibile ad essere in campo per la nostra bella città».

Forza Italia a Lecco dopo anni di divisioni interne sembra aver finalmente trovato una quadra. Questa unità su cosa poggia?

«L’unità poggia su una larga comunità di amministratori e militanti che si riconosco in posizione moderate perché chi governa è per natura un moderato, ovvero allenato a moderare tra i problemi e le diverse soluzioni, cercando di cogliere la soluzione migliore, senza cadere nella tentazione degli slogan. Forza Italia cerca di supportare, nei limiti delle proprie capacità, le associazioni di categoria, le imprese e i cittadini».

Qual è lo stato di salute del partito, che a livello nazionale per cercare di superare il tetto del 10% è costretto ad affidarsi ancora a Silvio Berlusconi?

«Berlusconi è il miglior testimone di una storia di Libertà, Forza Italia a livello locale e regionale è un partito pieno di capaci amministratori; il nostro partito deve solo uscire dall’autoreferenzialità per rimettere in moto quei meccanismi di selezione dei migliori che possano raccontare agli elettori le nostre ricette per l’Italia».

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