Elezioni politiche 2018, Brivio: «Sconfitta netta per il Pd, niente giustificazioni»

L'opinione del sindaco di Lecco sul voto per Camera e Senato

Elezioni politiche 2018, Brivio: «Sconfitta netta per il Pd, niente giustificazioni»
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Elezioni, parla il sindaco di Lecco Virginio Brivio.

Elezioni politiche 2018, l'opinione di Virginio Brivio

«La sconfitta del Pd è netta, non ci sono giustificazioni. Ma mi auguro che ora Renzi non si dimetta». Lo dice il sindaco Virginio Brivio, anche lui deluso dai risultati delle elezioni nazionali che hanno visto il Partito Democratico crollare un po' ovunque. Non a Lecco città, certo, dove anzi è stata la forza più scelta dai cittadini: «Ma è una magra consolazione, che qualche riflessione la spinge. Resta chiaro il risultato amaro, ma spero che Renzi rifletta bene su cosa fare. La sua onestà intellettuale all'indomani del referendum è stata fortemente condivisa dalla direzione del partito, così come tutte le tappe di questa vicenda. Ci sono tante persone nel Pd in grado di fare con lui un lavoro di sintesi. Ora occorre ripartire dai territori».

Approfondire le ragioni della sconfitta

Resta lo shock per un risultato che, per quanto si sapesse che sarebbe stato negativo, nessuno ipotizzava con queste proporzioni: «Anche a me ha sorpreso, e mi auguro che la sconfitta sia più contenuta a livello regionale. Se le proporzioni sono queste, resto basito: non siamo certo in una regione tutto “rose e fiori”». Sullo sfondo, resta la crescita impressionante di 5 Stelle e Lega: «Vanno approfondite le ragioni di ciò. Entrambe le forze hanno temi comuni che vengono etichettati come populisti, ma questo dice tutto e niente, oltre a non mettere in luce la diversità dei due gruppi. La Lega è un partito che ha grande esperienza, a differenza dei 5 Stelle che sono invece forse più martellanti e un po' meno presenti dentro alcuni processi. Mi auguro ora che chi amministrerà l'Italia possa farlo in un quadro di chiarezza».

I problemi della legge elettorale

Una delle prime urgenze da affrontare sarà la legge elettorale: «E' assurdo che, anche di fronte a un elezione chiara dal punto di vista dei risultati, questa legge consegni il paese a una difficile governabilità. Un po' tutti l'abbiamo voluta, eccetto 5 Stelle e sinistra... Segno che questo paese ha bisogno di riforme, cui forse si è rinunciato in maniera un po' altezzosa col referendum del 2016. Ma la dice lunga anche sull'aver costruito un consenso su una normativa che fissava un'asticella troppo alta al 40 percento, che nessuno poteva raggiungere». Brivio chiude con una nota d'orgoglio, relativa all'alta affluenza della sua città, andata oltre il 77 percento: «Anche chi ha votato per superare il modello attuale di gestione del potere riconosce in realtà gli strumenti positivi che la Costituzione ci assegna, e che passano principalmente dal voto. Sono orgoglioso che la città abbia risposto, e che in una giornata come ieri abbia scelto di dedicare un po' di tempo, nonostante le code, per andare alle urne».

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