Collegio Merate, nel faccia a faccia in auditorium le priorità dei candidati

Faccia a faccia tra Angelo Baiguini, Adele Gatti, Maurizio Lupi, Daniele Maggioni, Giancarlo Sala e Matteo Vismara.

Collegio Merate, nel faccia a faccia in auditorium le priorità dei candidati
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E' in corso questa sera il confronto tra i principali candidati al collegio Merate uninominale della Camera dei deputati. La serata, organizzata in auditorium in municipio dalla testata Merateonline, vede il faccia a faccia tra Angelo Baiguini (Movimento Cinque Stelle), Adele Gatti (Pd), Maurizio Lupi (coalizione centro-destra), Daniele Maggioni (Blocco nazionale per le libertà), Giancarlo Sala (Potere al Popolo) e Matteo Vismara (Liberi e Uguali). Queste le priorità dei candidati.

Collegio Merate le priorità dei candidati

Diverse le prorietà che i singoli candidati hanno deciso di snocciolare per convincere gli elettori a votarli. «La priorità è la sicurezza, che però è solo una parola che va riempita con diverse strategie: come telecamere, ma non solo» ha tagliato corto Daniele Maggioni.

Più argomentata la risposta di Adele Gatti: «Le priorità sono legate ai giovani e al lavoro: abbiamo alcune proposte riguardo la pensione di garanzia dei giovani, ma anche indennità più alt , 80 euro al mese per ogni figlio e più di un miliardo e seicento milioni per le donne. Sul nostro territorio l’inquinamento e il trasporto sono all'attenzione di noi tutti. La questione dei pendolari è legata non solo al governo ma anche alla Regione. Ci sono poi le infrastrutture: i soldi per riqualificare il ponte di Paderno, ad esempio, sono fondamentali. Anche il Pd si spende sulla sicurezza, non solo la Lega: io chiedo investimenti maggiori su videosorveglianza, Carabinieri e Polizia». Più improntato al tema ambientale invece l’intervento del pentastellato Angelo Baiguini. «Abbiamo cinque inceneritori sul territorio, con il conseguente problema dell’inquinamento che è 2.8 volte superiore alla media. I nostri bambini vengono ricoverati molto di più rispetto alle altre zone d’Italia. Noi come Movimento Cinque Stelle siamo per la raccolta differenziata: nulla si crea e nulla si distrugge. Gli inceneritori ce li potremmo ritrovare nei nostri polmoni, vanno percorse altre strade».


Ampio il discorso di Maurizio Lupi: «Noi abbiamo risorse bloccate nei Comuni, anche se questi sono virtuosi nel nostro territorio. Questo è un primo tema. Il secondo è quello delle infrastrutture, che danno sviluppo e proteggono l'ambiente, non viceversa. Qui c'è una contraddizione enorme da risolvere: la prima cosa che feci da ministro fu sviluppare l'alta velocità, al tempo stesso però bisogna considerare i pendolari. Anche la sicurezza è una priorità assoluta: su questo tema non si può fare uno scontro ideologico, non è di destra né di sinistra. Ultimo passaggio, il lavoro e le aziende, che sono fondamentali per la ripresa di questo Paese».


Guarda invece al turismo e alle potenzialità della Brianza, il candidato di LeU Matteo Vismara. «Si potrebbe potenziare il turismo e quindi creare nuovi posti di lavoro. Dare slancio a un’economia verde, sviluppando così il territorio. Sono favorevole a non cementificare troppo, ma è anche vero che il parlamentare deve pensare andando oltre al territorio. Un altro tema che mi sta a cuore in questa campagna elettorale è quello della pace: io avevo detto che avrei proposto un ministero della pace e della collaborazione tra popoli. Pensare a questo da un punto di vista politico farebbe meglio a tutti».


Più rivolto al tema del lavoro invece l’elenco delle priorità di Giancarlo Sala di potere al Polo. «Uno dei temi principali è il lavoro sul territorio lecchese. Un altro è la difesa dell'ospedale di Merate, che qualcuno voleva togliere di mezzo... e sopratutto la sanità pubblica. E’ assurdo che un cittadino debba pagare i ticket e inoltre non si può aspettare otto mesi per una visita, spingendo la gente a rivolgersi ai privati. Qui, inoltre, abbiamo subito una cementificazione assurda: lo stop al cemento è una mia priorità, piuttosto che costruire recuperiamo ciò che abbiamo e rimettiamolo a norma».

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