Trent’anni di Nuova Tecnostampa, l’azienda di Gerenzano porta dipendenti e famiglie a Tenerife

Storie di bell'impresa: per festeggiare i 30 anni dall'apertura, tutta l'azienda va in vacanza. "Se siamo qui è grazie ai dipendenti".

Trent’anni di Nuova Tecnostampa, l’azienda di Gerenzano porta dipendenti e famiglie a Tenerife
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Trent’anni di sacrifici e lavoro, al brindisi si aggiungono le vacanze per i titolare e per le famiglie di tutti e 23 i dipendenti della Nuova Tecnostampa di Gerenzano.

Nuova Tecnostampa, un’azienda-famiglia

Dal magazzino di trecento metri quadrati a Gorgonzola, quello ben più grande di Gerenzano e con i 3500 metri quadrati della futura sede di Uboldo. E’ un percorso durato trent’anni quello della Nuova Cartotecnica azienda specializzata nella litografia, nella cartotecnica e nella fustellatura, fatto di sacrifici, investimenti e duro lavoro. Non solo, ovviamente, dei titolari Andrea Meloni ed Erika Mascheroni. Anche dei dipendenti, 23 oggi, che ogni giorno contribuiscono a far funzionare l’azienda e a mantenerne l’alta qualità della produzione. Così, all’importante brindisi per i 30 anni dall’apertura, Erika e Andrea hanno voluto fare un regalo a sè, alle loro tre bimbe e alle famiglie dei loro dipendenti. Tutti, 40 persone in totale, in vacanza per sei giorni in un esclusivo resort di Tenerife, isola dove una loro collaboratrice si è trasferita ormai qualche anno fa. Un’enorme sorpresa per tutti i dipendenti, italiani e stranieri, che hanno tra i 20 e i 35 anni.

“I nostri ragazzi tifano per noi”

«I nostri ragazzi tifano per noi e per l’azienda, vedono gli investimenti che facciamo per mandarla avanti e sentono di avere un futuro sicuro – hanno dichiarato a Confartigianato  Erika e Andrea  – Per questo un giorno, parlando di welfare aziendale, ci siamo detti “perché non fare un viaggio tutti insieme per andare a trovare Antonia, la nostra ex collaboratrice, e vivere un’esperienza nuova”?». Uniti nel lavoro, uniti nei sacrifici e uniti anche nei successi. Ancora di più dopo quest’iniziativa che segna la misura di un’azienda fatta prima di tutto di legami e cuore, e poi di contratti. Una realtà quasi vecchio stampo, che anche oggi, a margine di una dura crisi e in un panorama che vede spesso dipendenti e titolari sempre più lontani, regala l’immagine di un mondo del lavoro “diverso”.

Una storia di crescita

Si può ancora fare impresa e si può ancora avere successo. Questa storia lo dimostra. «All’inizio c’era solo la stampa – spiegano sempre i titolari a Confartigianato –  e funzionava. Poi, nel 2004, un cliente specializzato in cartotecnica ha chiuso e abbiamo deciso di portare al nostro interno anche quella attività». Lì la svolta, col  primo trasferimento a Vignate, in 500 metri quadrati, poi a Solaro e a Gerenzano. E a crescere, non solo in termini di superficie: dai quattro iniziali (papà Eugenio, il figlio Andrea, il socio e un dipendente) si arriva a cinque, poi nove e così via,  fino ai 25 di oggi. Altra svolta nel 2009, col trasferimento nei 600 metri quadrati di Solaro e dell’ingresso di Erika come commerciale. E’ stato anche l’anno della crisi che ha messo in ginocchio tante piccole e medie aziende. Anche del settore, dove in ginocchio sono finiti anche i giganti della cartotecnica e della stampa, schiacciati dal peso dei costi. «In questi momenti è giusto tirarsi su le maniche e così abbiamo fatto, sfruttando la nostra flessibilità e mettendoci a lavorare come matti per far fronte ai clienti rimasti senza fornitori a causa della chiusura dei nostri competitor». Non ci sono stati sabati, domeniche e serate: il lavoro era tanto e tutti si sono dati da fare. Nel 2011 arrivano nuovi macchinari che iniziano a lavorare a ciclo continuo. E il lavoro continua a non mancare: questo perchè “i primi a credere che ce l’avremmo fatta eravamo noi”, affermano.

Le parole di Erika Mascheroni alle telecamere di Confartigianato:

Crederci sempre

«Se avessimo avuto anche solo per un attimo il timore di non farcela, se non avessimo cavalcato l’onda, non saremmo arrivati fino qui: è andata bene anche perché i clienti hanno creduto in noi». Gli investimenti non si fermano, non c’è tempo nè spazio per gli allori. Il settore, specie nel campo della farmaceutica e della cosmesi, è più che mai competitivo. Arrivano due nuove fustellatrici, una super “cinque colori” nel 2014 quando la Nuova Tecnostampa può affermare di aver vinto la crisi. E con le certificazioni di qualità arriva, anzi si rafforza, la voglia di crescere. Si guarda al nuovo capannone di Uboldo e alla nuova tecnologia UV Led che lì può trovare spazio. Intanto, la produzione (finita la pausa vacanziera) continua. Ciò che esce dalla Nuova Tecnostampa si dirige verso gli scaffali di tutto il mondo, con la firma di tutti e 25 i componenti di una squadra più che mai unita.

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