Imu e Tasi: quanto si paga a Lecco e in Lombardia

Il 17 dicembre i proprietari degli immobili diversi dall’abitazione principale hanno dovuto provvedere al saldo dell’Imu/Tasi per l’anno 2018. Quanto hanno dovuto sborsare lecchesi?

Imu e Tasi: quanto si paga a Lecco e in Lombardia
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Il 17 dicembre i proprietari degli immobili diversi dall’abitazione principale hanno dovuto provvedere al saldo dell’Imu/Tasi per l’anno 2018. Quanto hanno dovuto sborsare lecchesi? E I  lombardi?

Imu e Tasi: quanto si paga a Lecco

Per quanto riguarda le pertinenze Lecco è la seconda  città più cara della Lombardia, preceduta  solo da Milano con una media di 64 euro all'anno. Per quanto riguarda la seconda casa la media sborsata è di 1150 euro mentre nel settore abitazioni di lusso la cifra è di 2561 euro.

Nel Paese

Secondo il Rapporto Imu/Tasi 2018, elaborato dalla Uil – Servizio Politiche Territoriali, a Milano, per le seconde case, si è pagata una cifra media annua di 2040 euro, la seconda città più cara d’Italia dietro solo a Roma, dove si è pagato in media 2064 euro. A Bologna 2.038 euro, a Genova 1.775 euro, a Torino 1.745. La media nazionale è di 1070 euro.  Per quanto riguarda una seconda pertinenza (cantina o box posto auto)a Milano la media è di 99 euro annui (76 euro per una cantina, 122 per un garage o posto auto), mentre a Roma si paga 110 euro, a Bologna 96, a Firenze e Napoli 95 euro. La media nazionale è di 55 euro.  Imu e Tasi che sono dovute anche per le abitazioni principali di lusso; anche in questo caso, Milano con una media annua di 6244 euro annui è tra le città più care d’Italia, terza dopo Roma (6419 euro) e Grosseto (6402 euro). La media nazionale è di 2610 euro.

Nella nostra Regione

Allargando lo sguardo alle città capoluogo della Lombardia, troviamo poi realtà come Cremona, dove per l’abitazione di lusso si pagano in media 963 euro annui contro una media nazionale di 2610 euro e che fanno di Cremona la città italiana dove si pagano  Imu e Tasi per le abitazioni di lusso meno care di tutto il Paese.

Tra le città italiane meno care, in questo caso per le seconde pertinenze delle abitazioni principali, troviamo al quinto posto Varese, dove si pagano in media 36 euro contro una media nazionale di 55 euro,seguita da Bergamo e Sondrio con 37 euro.

La situazione delle città capoluogo di provincia della Lombardia

BERGAMO seconda casa 1077 euro, prima casa di lusso 1706 euro, seconde pertinenze 37 euro

BRESCIA seconda casa 988 euro, prima casa di lusso 2.789 euro, seconde pertinenze 49 euro

COMO seconda casa 1131 euro, prima casa di lusso 2387 euro, seconde pertinenze 63 euro

CREMONA seconda casa 775 euro, prima casa di lusso 963 euro, seconde pertinenze 46 euro

LECCO seconda casa 1150 euro, prima casa di lusso 2561 euro, seconde pertinenze 64 euro

LODI seconda casa 536 euro, prima casa di lusso 3433 euro, seconde pertinenze 51 euro

MANTOVA seconda casa 1066 euro, prima casa di lusso 2517 euro, seconde pertinenze 46 euro

MILANO seconda casa 2040 euro, prima casa di lusso 6244 euro, seconde pertinenze 99 euro

SONDRIO seconda casa 674 euro, prima casa di lusso dato non pervenuto, seconde pertinenze 37 euro

VARESE seconda casa 1015 euro, prima casa di lusso 3188 euro, seconde pertinenze 36 euro

Danilo Margaritella

"La decisione del Governo di eliminare per il prossimo anno il blocco delle aliquote dei tributi locali rischia di far aumentare la pressione fiscale a livello locale – commenta il segretario generale della Uil Milano Lombardia Danilo Margaritella – sarebbe auspicabile una semplificazione delle tariffe comunali, che passi ad esempio da un’unificazione delle imposte Imu e Tasi. L’attuale giungla di tariffe rischia di penalizzare i cittadini; assolutamente necessario poi rivedere i valori catastali per una tassazione degli immobili più equa".

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