Ferrarini Vismara si apre l'ipotesi della cassa integrazione straordinaria

I dipendenti della Ferrarini Vismara appesi alla speranza della cassa integrazione straordinaria. Nella serata di giovedì infatti, proprio mentre una delegazione di lavoratori partecipava al Consiglio comunale ricevendo la solidarietà dal sindaco Filippo Galbiati, l'azienda ha chiesto di ricorrere all'ammortizzatore sociale. Che rappresenterebbe, in caso di approvazione in Regione, un'importante soluzione tampone per i 230 operai dello storico salumificio di Casatenovo.

Ferrarini Vismara, martedì si discute della cassa

Martedì alle 9.30 i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil che stanno seguendo la vicenda della pesante crisi finanziaria che ha travolto il gruppo alimentare emiliano, saranno in Regione Lombardia. Precisamente nella sede di Polis-Lombardia, ex agenzia regionale per istruzione, formazione e lavoro in via Taramelli a Milano. Si tratta di un esame congiunto in sede pubblica, durante il quale le parti con confronteranno sui contenuti del programma. L'obiettivo è di ottenere la cassa integrazione straordinaria per consentire ai lavoratori di fermare un'emorragia che li vede da tre mesi senza stipendi.

In municipio e al Ministero

Sempre in settimana i sindacalisti e alcuni rappresentanti delle 230 maestranze alle dipendenze dello storico salumificio di Casatenovo, si recheranno nell'ufficio del sindaco Galbiati per aggiornarlo sull'evolversi della situazione. Venerdì 3 agosto invece le sigle sindacali unite saranno al Ministero dello Sviluppo Economico, dove parteciperanno a un tavolo di confronto per conoscere le eventuali prospettive del Gruppo Ferrarini. Che, come noto, ha portato i libri in tribunale a Reggio Emilia. Il giudice, nel frattempo, sta attendendo il piano da parte dell'azienda per nominare un commissario.