Cooperative Legler: si lavora per risarcire i risparmiatori

Il Tribunale non si è ancora pronunciato sul piano di concordato depositato a luglio.

Cooperative Legler: si lavora per risarcire i risparmiatori
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Ieri pomeriggio una delegazione dei più di 800 soci con libretto Legler è stata ascoltata dalla Commissione delle Attività Produttive della Regione Lombardia. Quattro membri del Comitato soci e il dottor Beppe Guerini di Confcooperative Bergamo si sono trovati a ripercorrere le fasi salienti della vicenda.

Legler, marchio che ha fatto la storia  Lecco, Bergamo e in Brianza

Legler è un marchio storico dei negozi alimentari e tessili, visti i suoi 117 anni di esistenza nelle province di Lecco Bergamo, Monza Brianza e Milano  fu infatti fondata nel 1901 dal commendatore Matteo Legler, titolare dell’omonimo cotonificio di Ponte San Pietro, ispirandosi ai negozi self-service già aperti in quel periodo in Inghilterra. Dopo l’annuncio di inizio anno e il blocco dei libretti di tutti i soci che hanno potuto ritirare i propri soldi, ad inizio agosto c’è stata l’ultima riunione a Ponte San Pietro. Proprio ad agosto  è stato illustrato il contenuto della proposta di concordato, depositata in tribunale il 25 luglio, e che in sostanza prevede per i risparmiatori la restituzione del 55% delle somme versate, ma solo al termine del piano di continuità aziendale.

Si lavora per un risarcimento

I rappresentanti del Comitato hanno sottolineato il particolare legame col territorio della centenaria cooperativa, che ha indotto molti ad affidare i propri risparmi, nella convinzione di aprire un semplice deposito con poca rendita e nessun rischio. Il Tribunale non si è ancora pronunciato sul piano di concordato depositato a luglio; ma se anche fosse approvato, i risparmiatori sono destinati ad aspettare anni, con la sola promessa di riavere al massimo metà delle somme incautamente affidate. Per questo il Comitato, che da marzo sta assiduamente cercando ogni strada che porti a un risarcimento, chiede che, con l'aiuto della Regione, i soci vengano equiparati ai risparmiatori truffati dalle banche.

L'attenzione dei consiglieri regionali

Il rappresentante di Confcooperative ha completato il quadro della situazione, affermando che sta cercando un supporto effettivo a livello nazionale, nell'attesa del quale la Regione potrebbe farsi garante dei risparmitori più deboli, con una conseguente cessione dei loro crediti agli istituti bancari. Il presidente della Commissione, il leghista Gianmarco Senna, ha promesso la massima attenzione, impegnandosi ad esaminare la fattibilità delle proposte emerse.Grande interesse ha dimostrato anche il consigliere regionale bergamasco Alex Galizzi, che ha voluto approfondire, dopo la seduta, alcuni aspetti della questione.

Il Comitato ha apprezzato l'atteggiamento di Confcooperative, volto ora a un impegno tangibile nei confronti dei soci. Esprime anche soddisfazione per il clima di attento ascolto dell'incontro, che dovrebbe tradursi in un appoggio concreto in vista della prossima tappa, l'audizione prevista a breve a Roma.

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