Musica antimafia, una serata dedicata a Giovanni Falcone

A esibirsi saranno l’attore Alberto Bonacina e la cantautrice Sara Velardo, quest’ultima vincitrice del primo premio “Musica contro le Mafie 2013”.

Musica antimafia, una serata dedicata a Giovanni Falcone
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In occasione della 'Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie', il Consorzio Brianteo Villa Greppi organizza l'evento "Musica antimafia" per la serata di sabato 23 marzo alla sala consigliare del Municipio di Cassago Brianza.

Musica antimafia a Cassago

“Musica antimafia” è l’iniziativa pensata per contribuire, anche attraverso il linguaggio dell’arte, alla formazione di una coscienza civile e alla diffusione della cultura della legalità. L’evento porterà nella sala consiliare di Cassago Brianza lo spettacolo tra parole e musica “Per questo mi chiamo Giovanni”, a cura di Lo stato dell’arte. Una pièce che unirà la recitazione dell’attore lecchese Alberto Bonacina, recentemente nominato referente provinciale dell’associazione Libera, ai brani eseguiti dalla cantautrice Sara Velardo, nel 2013 vincitrice del primo premio di Musica contro le Mafie con il suo pezzo ‘Ndrangheta.

Il programma

Si inizierà alle 20 con un apericena di prodotti agricoli provenienti dalle terre confiscate alle mafie a cura dell’associazione Frecciarossa e si continuerà alle 21.15 con lo spettacolo. Attraverso la storia di Falcone, l'esibizione vuole promuovere una riflessione circa il rapporto con le regole, con la libertà e la responsabilità individuale, con il rispetto della dignità della persona, fattori essenziali per migliorare la qualità dei rapporti umani e per costruire una società più giusta e inclusiva.

Le parole di Marta Comi

«La libertà è l’elemento imprescindibile per ogni espressione artistica, senza libertà di espressione non esisterebbero le arti. Il percorso di sensibilizzazione alla legalità che promuoviamo in modo costante ha lo scopo di creare una cultura di legalità che ci aiuti a sviluppare una società più consapevole dei diritti e dei doveri di ciascuno, una società più libera, più forte e più felice».

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