Merate vista con gli occhi di Agostino Fabre, un tuffo nella città del primo Novecento

Gli acquarelli e le incisioni dell'artista meratese esposti nella mostra di Arte&20 ci consegnano scorci e scenari perduti.

Merate vista con gli occhi di Agostino Fabre, un tuffo nella città del primo Novecento
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L'esposizione di Agostino Fabre inaugurata ieri sera negli spazi dell'associazione Arte&20 presso l'Area Cazzaniga a Merate.

Merate con gli occhi di Agostino Fabre

E' stata inaugurata ieri sera, alla presenza di un folto pubblico, la mostra Merate con gli occhi di Agostino Fabre.  Allestita negli spazi dell'associazione Arte&20, ai Bastioni, l'esposizione  presenta all'ammirazione dei visitatori un corpus di opere dal grande fascino non solo artistico ma anche storico. Gli acquarelli e le incisioni dell'artista meratese, morto nei primi anni '60, ci consegnano infatti scorci e scenari della città oggi irrimediabilmente perduti perché trasfigurati dai successivi interventi urbanistici.

Un tuffo nella Merate che non c'è più

Insegnante di educazione fisica alle scuole medie Manzoni di Merate, Fabre era tutt'altro che un dilettante. Al contrario era pittore a tutti gli effetti,  ma siccome era di carattere schivo e riservato, non amava esporsi e far parlar di sé. Nei suoi dipinti ha immortalato tutti i passaggi architettonici del centro di Merate e spesso dipinto case e palazzi della Merate di inizio '900:  l'albergo del sole, la piazza Prinetti ancora chiusa senza la via papa Giovanni XXIII aperta, il mercato settimanale con tutte le sue bancarelle...

Com'era all'inizio del '900

Soddisfatto dell'ampia partecipazione del pubblico il presidente dell'associazione Massimo Bollani. "La mostra ha suscitato moltissimo interesse soprattutto nei meratesi di vecchia data e innescato chiacchierate nostalgiche sulla Merate che non c'è più". La mostra potrà essere visitata fino al 27 gennaio.

 

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