La voce della terra: grande musica a Casargo e Civate

Nei prossimi due concerti, in programma sabato 20 e domenica 21 luglio, i canti della tradizione ambrosiana si mescoleranno con i repertori dell’oriente medievale e dell’occidente latino

La voce della terra: grande musica a Casargo e Civate
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Proseguono gli appuntamenti musicali del progetto La voce della terra: canti e riti della tradizione - VoCaTe, finanziato nell’ambito dell’asse II Valorizzazione del Patrimonio naturale e culturale del Programma Interreg V-A Italia Svizzera, di cui è capofila la Provincia di Lecco. Nei prossimi due concerti, in programma sabato 20 e domenica 21 luglio, i canti della tradizione ambrosiana si mescoleranno con i repertori dell’oriente medievale e dell’occidente latino: una trama insolita di sonorità e di culture in due degli edifici sacri più antichi del territorio provinciale.

La voce della terra: grande musica a Casargo 

Sabato 20 luglio alle 17.00 l’appuntamento è nella piccola chiesa romanica di Santa Margherita a Somadino di Casargo, risalente al secolo XI e decorata di affreschi di influenza bizantina. Il concerto A peste, a fame, a bello libera nos domine: canti delle rogazioni è dedicato ai riti e ai canti delle processioni rituali dette rogazioni o litanie triduane che si compivano per invocare il bel tempo e l’abbondanza delle messi. In ambito ambrosiano si svolgevano in tre giornate tra l’Ascensione e la Pentecoste. Le parole, i canti, i gesti faranno rivivere questi riti, quando nelle campagne si percorreva il territorio della parrocchia invocando la protezione dei raccolti contro i tre tradizionali nemici della civiltà rurale: la peste, la fame, la guerra. Interprete è il gruppo Aurora Totus, che da tempo si dedica al canto ambrosiano partecipando a numerosi concerti, liturgie e rappresentazioni.

Appuntamento civatese

Domenica 21 luglio alle 11.30 nella basilica di San Pietro al Monte sopra Civate è in programma il concerto Barlaam e Josaphat a cura di Ensemble Dialogos, uno dei più importanti ensemble internazionali di musica antica. I partecipanti saranno coinvolti in un intenso momento in cui le lingue e le culture musicali medievali si incrociano in una straordinaria mescolanza sonora. Filo conduttore del concerto è la leggenda di san Josaphat e del suo maestro san Barlaam, vissuti in India nel III o IV secolo; la loro storia, che ha origine in un testo sanscrito del buddismo, divenne popolare nel Medioevo lasciando traccia in Grecia, Paesi slavi, Italia meridionale e Francia. La leggenda è ricostruita dai musicisti dell’Ensemble Dialogos diretto Katarina Livljanić, alla quale si affiancano Albrecht Maurer (viella, ribeca) e Norbert Rodenkirchen (flauti, arpa medievale). Il gruppo raduna dal 1997 cantori e strumentisti di differenti formazioni e Paesi per far rivivere le tradizioni orali e scritte europee, dal Medioevo ai nostri giorni; è stato ospite dei più prestigiosi festival e sale da concerto nel mondo: Boston, Utrecht, Vancouver, Dubrovnik, Sydney, Lincoln Center, Metropolitan Museum di New York, Cité de la musique a Parigi e molti altri. La critica ha acclamato la creatività delle scelte musicali e la ricerca che accompagna ogni nuovo progetto. Alla basilica di San Pietro al Monte si sale a piedi in circa 40 minuti; si consiglia abbigliamento da trekking. In caso di maltempo il concerto si svolgerà nella chiesa di San Calocero a Civate.

Informazioni utili

Gli eventi, a ingresso libero, sono organizzati dalla Fondazione Luigi Clerici con la direzione artistica di Angelo Rusconi e Res Musica, in collaborazione con il Comune di Civate, l’associazione Amici di San Pietro al Monte e l’Unità pastorale di Casargo, Margno, Crandola e Vegno.

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