Giacomo Poretti sabato a Mandello

Al Teatro Fabrizio De André il 20 ottobre alle ore 21 Giacomo Poretti propone il monologo Fare un’anima

Giacomo Poretti sabato a Mandello
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Prosegue in provincia di Lecco a Mandello del Lario la II edizione del Festival dei laghi lombardi www.festivaldeilaghi.com kermesse di teatro, musica e letteratura con un calendario di 18 spettacoli in 8 laghi della Lombardia in programma fino al 16 dicembre 2018. Al Teatro Fabrizio De André il 20 ottobre alle ore 21 Giacomo Poretti propone il monologo Fare un’anima nel quale l’attore raccoglie divagazioni e provocazioni su un organo che i moderni manuali di anatomia non contemplano, ma di cui da millenni gli uomini di ogni latitudine hanno parlato: quando si sviluppa l’anima di un essere vivente? Esiste realmente o è solo una chimera, un desiderio? Oppure è così infinitesimale che non la si vede nemmeno con il più grande scompositore di particelle? E alla fine, anche se la scovassimo, l'anima a che serve? Cosa ce ne facciamo? O meglio, cosa vorrebbe farne lei di noi?

Giacomo Poretti sabato a Mandello

Il progetto di questo monologo - spiega Giacomo - mi frulla in testa da quando è nato mio figlio Emanuele. In quell’occasione venne a trovarci in ospedale un anziano sacerdote che mia moglie ed io conoscevamo bene. Si complimentò con noi e ci disse: bene, avete fatto un corpo, ora dovete fare l’anima. Questa frase mi è rimasta dentro per molto tempo, si è sedimentata finchè non mi sono deciso ad affrontare la questione, un compito certo non facile.  Per affrontarla ho usato il linguaggio dell’umorismo e dell’ironia e mi sono posto un sacco di domande. Come nasce l’anima? Spunta coi dentini da latte? O dopo? Quanto incide una corretta alimentazione a farla crescere? E, nel caso, sarebbe meglio una dieta iperproteica o senza glutine, oppure povera di sodio? Ma l’anima esiste davvero o è una nostra invenzione? E ancora: è una parola da mandare in pensione o i tempi complicati che stiamo attraversando la rendono più che mai ineludibile? Fermo restando che ognuno può declinarla dandole il significato che meglio crede: impegno, senso morale, militanza civile o altro".

La trama

Lo spettacolo prende l’avvio da un inciampo, da una scivolata, da una parola inattesa che si mette in casa propria come uno straniero inaspettato e indesiderato. Le parole sanno essere più minacciose degli uomini e con la sua caparbietà quella parola, anima, costringe ad occuparsi di tutte le parole della modernità. Anima è una parolina esangue, malvestita e malnutrita, eppure è gelosa e innamorata: innamorata di noi e della vita, e come ogni amante ci vuole solo per sè.

Festival dei Teatri Lombardi

Lo spettacolo si inserisce nella programmazione del Festival, voluto dall’Organizzazione del Festival dei Teatri Lombardi con la direzione artistica di Francesco Pellicini e la direzione organizzativa di Oscar Masciadri. La manifestazione ha l’obiettivo di riunire il patrimonio artistico e culturale dei principali laghi lombardi attraverso un grande tour teatrale che coinvolgerà numerosi artisti.

Il Festival ha il contributo di Regione Lombardia, Regio Insubrica e il sostegno dei Comuni e dei teatri partecipanti.

L’ideazione e il progetto sono a cura dell’Associazione Festival del Teatro e della Comicità Città di Luino.

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