Apre l'atelier di Villa Greppi con Residenze d'artista FOTO

Presenti domenica i vincitori del bando annuale del concorso ed il noto artista Carlo Mangolini.

Apre l'atelier di Villa Greppi con Residenze d'artista FOTO
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L'atelier di Villa Greppi apre le porte ai visitatori in occasione di "Residenze d'artista". Questa è un'opportunità per conoscere gli artisti che hanno lavorato e lavoreranno all'interno della struttura.

Sei dittici per raccontare Villa Greppi

Le porte dell' atelier, allestito nella Sala Ratti, si apriranno domenica 7 aprile dalle ore 15 alle ore 16.30. I visitatori saranno accolti dai vincitori del bando annuale delle "Residenze". La monzese Vera Pravda, impegnata sul fronte ambientale, si presenta con un progetto che propone sei tavole dedicate ad altrettanti luoghi caratteristici di Villa Greppi. Una tela al mese per mettersi in relazione con i luoghi che la ospiteranno per tutto l'anno. Questo per - "catturare l'identità nascosta, l'anima celata dei luoghi che accolgono la residenza, in modo da distillare l'essenza di Villa Greppi come luogo affettivo, legato alle emozioni e alle memorie, individuali e collettive". Come ha affermato l'artista.

Giovane ma con forte personalità

L'altro vincitore del bando è Roberto Picchi, già vincitore lo scorso anno di un importante premio assegnatogli dalla commissione giudicatrice. "Ha già una personalità ben definita ed una linea di ricerca molto solida sebbene sia molto giovane - ha commenta Simona Bartolena, consulente alle arti visive del consorzio Villa Greppi riferendosi all'artista 23enne - Le sue opere tutte site-specific, rivelano una notevole capacità nell'indagine di un tema e nella sua trasformazione in un'opera d'arte sempre originale ed efficace". 

Residenze bimestrali e artisti di caratura nazionale

L'inaugurazione delle residenze bimestrali  porterà nella foresteria di Villa Greppi artisti d'importanza nazionale a cominciare da Carlo Mangolini, artista, architetto e curatore di mostre e progetti culturali. Il suo ruolo per Villa Greppi sarà quello di portare avanti una ricerca che sta conducendo da anni. Ricerca basata sulla creazione di opere incentrate sul recupero di oggetti di scarto che portano con sé la storia di un luogo, trasformando così la storia in un oggetto artistico. Simona Bartolena parla anche di Mangolini e della sua arte: "Attraverso gli oggetti, Mangolini tesse trame tutte da leggere. Con curiosità ed una sensibilità fuori dall'ordinario, Carlo indaga, cerca, studia comprende e scrive storie".

Mangolini a Palazzo Comune Vecchio

"Quello che resta" questo è il titolo dell' esposizione organizzata dal comune di Viganò in collaborazione con "Residenze d' artista" di Villa Greppi che vedrà presente all'inaugurazione Carlo Mangolini e in programma sino al 28 aprile. L' evento seguirà l' appuntamento di Iterfestival che alle 17 ospita (nella sala civica di Viganò) Tiziano Sossi, regista di documentari e storico cinematografico.

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