I benefici della curcuma, la regina delle spezie

La farmacia Consonni di Monticello propone preparati che ne garantiscono gli effetti positivi

I benefici della curcuma, la regina delle spezie
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Per parlare dei benefici della curcuma serve prima fare un passo indietro. La patologie cardiovascolari sono infatti attualmente il principale causa di mortalità in tutto il mondo. I principali fattori di rischio includono età, sesso, ipertensione, dislipidemia, obesità, diabete mellito di tipo 2 e sindrome metabolica. La curcuma (Curcuma longa), una spezia indiana, è un pigmento giallo usato in tutto il mondo in cucina, nella cosmesi, come colorante e medicinale.
Quali sono dunque i benefici della curcuma? La curcumina, principio attivo della curcuma è un polifenolo. Ha la capacità di interagire con centinaia di bersagli molecolari. È stato dimostrato il suo beneficio nelle condizioni infiammatorie, nella sindrome metabolica, nel dolore e nella gestione delle condizioni infiammatorie e degenerative degli occhi e dei reni. Sono innumerevoli benefici terapeutici per la supplementazione di curcumina, la maggior parte di questi è dovuta ai suoi effetti antiossidanti e anti-infiammatori. Vediamone il suo meccanismo d’azione.

I benefici della curcuma: l’azione antiossidante

Ecco due benefici della curcuma. Proprietà antiossidanti e antinfiammatorie sono i due meccanismi principali che spiegano la maggior parte degli effetti della curcumina. La curcumina ha dimostrato di migliorare i marcatori sistemici dello stress ossidativo. È dimostrato che può aumentare le attività sieriche di antiossidanti come la superossido dismutasi, la catalasi, la glutatione perossidasi (GSH) e i perossidi lipidici.

E poi c’è l’azione antinfiammatoria

Lo stress ossidativo è stato implicato in molte malattie croniche e i suoi processi patologici sono strettamente correlati a quelli dell'infiammazione, in quanto uno può essere facilmente indotto da dall’altro. Infatti, è noto che le cellule infiammatorie liberano un specie reattive nel sito di infiammazione che portano allo stress ossidativo. Questo dimostra la relazione tra lo stress ossidativo e l'infiammazione. Inoltre, specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto possono avviare una cascata di segnali intracellulari che migliora l'espressione genica pro-infiammatoria. L'infiammazione è stata identificata nello sviluppo di molte malattie e condizioni croniche. Queste malattie comprendono il morbo di Alzheimer (AD), il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla, l'epilessia, le lesioni cerebrali, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, il cancro, l'allergia, l'asma, la bronchite, la colite, l'artrite, l'ischemia renale, la psoriasi, il diabete, l'obesità, la depressione, la stanchezza e sindrome da immunodeficienza acquisita AIDS.

Riduce l’azione di NF-KB

Il fattore di necrosi tumorale α (TNF-a) è un importante mediatore dell'infiammazione nella maggior parte delle malattie, e questo effetto è regolato dall'attivazione di un fattore di trascrizione, fattore nucleare (NF) -KB. Il fattore nucleare NF-KB, è anche attivato dalla maggior parte delle citochine infiammatorie; batteri gram-negativi; vari virus che causano malattie; inquinanti ambientali; stress chimico, fisico, meccanico e psicologico; glucosio alto; acidi grassi; radiazioni ultraviolette; fumo di sigaretta e altri fattori patogeni. Pertanto la curcuma riducendo l’azione di NF-KB ha potenziale efficacia contro molte di queste malattie. Vediamo alcuni dettagli.

Contro l’artrite reumatoide

8-12 settimane di assunzione di 1000 mg/die di curcumina possono ridurre i sintomi di artrite, principalmente i sintomi correlati al dolore e all'infiammazione, e comportare miglioramenti simili nei sintomi di ibuprofene e diclofenac sodico. Pertanto, gli estratti di curcuma e la curcumina possono essere raccomandati per alleviare i sintomi dell'artrite, in particolare l'osteoartrosi. Non solo. La curcuma può anche aiutare nella gestione dell'infiammazione indotta dall'esercizio fisico e dei dolori muscolari, migliorando così il recupero e le prestazioni successive nelle persone sportive.

La sindrome metabolica

Vi è evidenza che i curcuminoidi modulano l'espressione dei geni e l'attività degli enzimi coinvolti nel metabolismo delle lipoproteine che portano a una riduzione dei trigliceridi plasmatici e del colesterolo ed elevano le concentrazioni di HDL. Sia il sovrappeso che l'obesità sono collegati all'infiammazione cronica; sebbene i meccanismi esatti non siano chiari, è noto che vengono rilasciate citochine proinfiammatorie. Si pensa che queste citochine siano al centro delle complicanze associate al diabete e alle malattie cardiovascolari. Pertanto, affrontare l'infiammazione è importante. In uno studio randomizzato in doppio cieco controllato verso placebo con un modello a gruppi paralleli, 117 soggetti con sindrome metabolica hanno ricevuto 1 g di curcumina più 10 mg di piperina per aumentare l'assorbimento o un placebo più 10 mg di piperina per otto settimane.

L'analisi all'interno del gruppo

L'analisi all'interno del gruppo ha rivelato significative riduzioni delle concentrazioni sieriche di TNF-a e IL-6. Questo aspetto suggerisce inoltre l’utilizzo di curcumina nei soggetti a regime dietetico in situazione di plateau dove l’ago della bilancia si è bloccato. 250 mg di curcumina (resa biodisponibile con le ciclodestrine) due volte al giorno mattino e sera può aiutare nel dimagrimento.

Depressione e ansia

Oltre agli stress fisici acuti, gli esseri umani possono soffrire di periodi di ansia o depressione anche sub-clinici e possono beneficiare di trattamenti antiossidanti in grado di ridurre i sintomi. In un trial crossover randomizzato in doppio cieco, 30 adulti obesi hanno ricevuto curcuminoidi (1 g / die) o un placebo per 30 giorni, e poi dopo un periodo di washout di due settimane, sono passati al regime alternativo. La curcumina somministrata era in compresse da 500 mg resa biodisponibile con 5 mg di bioperine®. Per monitorare la condizione di ansia e depressione sono state impiegate le scale di Beck Anxiety Inventory (BAI) e Beck Depression Inventory (BDI). Il punteggio dei test ha evidenziato un notevole miglioramento nell’ansia e nella depressione dopo l’assunzione di curcumina.

In conclusione

La curcumina ha ricevuto attenzione a livello mondiale per i suoi molteplici benefici ottenuti attraverso i suoi meccanismi antiossidanti e antinfiammatori. Uno dei maggiori problemi con l'ingestione di curcumina è la sua scarsa biodisponibilità che sembra essere principalmente dovuta a scarso assorbimento, rapido metabolismo e rapida eliminazione. Diversi agenti sono stati testati per migliorare la biodisponibilità della curcumina. Presso la Farmacia Consonni di Monticello Brianza sono disponibili ottimi preparati che ne garantiscono la biodisponibilità, quindi i benefici nella gestione delle condizioni ossidative e infiammatorie, della sindrome metabolica, dell'artrite, dell'ansia e dell'iperlipidemia. È anche possibile previo appuntamento prenotare un esame che valuti lo stato infiammatorio tramite apparecchiatura BIA.

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