Violenza sessuale sui minori: al via il nuovo processo per Guido Milani

Questa mattina prima udienza a Lecco a carico dell'ex numero uno di Ragazzi e Cinema.

Violenza sessuale sui minori: al via il nuovo processo per Guido Milani
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Ha preso il via questa mattina a Lecco la prima udienza del processo al regista Guido Milani, l'ex numero uno del Gruppo Ragazzi e Cinema nato a Oggiono, accusato di violenza sessuale sui minori.

Alla sbarra con l'accusa di violenza sessuale

Milani in particolare deve rispondere di violenza sessuale (articolo 609 bis e ter del codice penale). Ad accusarlo alcuni giovani  residenti sia nel Lecchese che fuori provincia. Uno di loro, all'epoca dei fatti aveva solo 14 anni.

Il processo milanese

Quello a carico dell'ex deus ex machina di Ragazzi è Cinema non è il primo processo.  E' infatti già stato o condannato a 4 anni e mezzo di carcere per prostituzione minorile, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Le indagini sfociate poi nel processo milanese erano iniziate con la denuncia di un ragazzino.  Nell'inchiesta era stato coinvolto anche don Alberto Paolo Lesmo, ex parroco di Santa Marcellina e decano di Milano - Baggio. La giovane vittima che, all’epoca dei fatti, aveva tra i 15 e 17 anni (stiamo parlando del 2009 - 2010), aveva sostenuto di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con entrambi. L'ex sacerdote è stato poi condannato a un anno e 10 mesi (la procura aveva chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi ma il giudice non aveva riconosciuto  l'aggravante dei rapporti sessuali a pagamento con un minore di 16 anni, perché, è probabile che il giovane avesse già più di quell’età quando ha iniziato a prostituirsi con don Lesmo).

Presenti tre degli otto giovani accusatori

Alla prima udienza, che si è svolta oggi, giovedì 17 gennaio 2019 a porte chiuse, come chiesto dal pm Silvia Zannini, erano presenti tre degli otto giovani accusatori che si sono costituiti parte civile.  Assente invece l'imputato che è rappresentato dall'avvocato Renato Pulcini di Brescia. Al termine delle prime scaramucce giudiziarie il processo è stato rinviato a maggio.

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