Truffa dello specchietto: "Ci sono cascato una volta, ma non la seconda"

Il pensionato: "Ho detto ai malviventi che era colpa mia e che avrei chiamato i Carabinieri".

Truffa dello specchietto: "Ci sono cascato una volta, ma non la seconda"
Pubblicato:

Cade vittima della truffa dello specchietto, ma poi sventa un altro tentativo. Anziano della Valletta Brianza racconta: "Ecco come ho fatto".

Pensionato vittima due volte della truffa dello specchietto

Ha sventato la cosiddetta truffa dello specchietto, facendo tesoro di un episodio analogo precedente in cui i malintenzionati riuscirono invece a rubargli il portafogli. E' l'incredibile storia raccontata da Umberto Panzeri, 85enne residente in località Biscioia, frazione dell’ex Comune di Perego. Il pensionato ha raccontato la sua esperienza  in occasione dell’incontro pubblico, tenuto dai carabinieri nei giorni scorsi al «Caffè degli Anta», incentrato proprio sul tema dei raggiri e sui suggerimenti per evitarli.

Ecco come funziona il raggiro

I malintenzionati colpiscono l’auto del malcapitato con un oggetto, inscenando la rottura dello specchietto, per poi invitarlo ad accostare e chiedergli di ripagare il danno in contanti piuttosto che compilare la constatazione amichevole. "Nella prima occasione di due anni fa - ha raccontato Panzeri - mi hanno rubato il portafogli. Stavo percorrendo la strada in località Monticello di Olgiate Molgora quando mi hanno colpito la macchina e invitato ad accostare, accusandomi di aver urtato la loro auto e di aver rotto lo specchietto. Io ingenuamente mi fermai e mi distrassi nell’ascoltare le loro “pretese” per ripagare il danno. Non accettai, ma purtroppo i malintenzionati sfruttarono la mia distrazione per rubarmi il portafogli". Infatti, una volta ripartito, mi sono accorto dallo specchietto retrovisore che lo avevano lanciato dal finestrino, dopo aver “prelevato” tutti i soldi.

Il pensionato: "La seconda volta non ci sono cascato"

"Qualche mese fa ho rischiato di subire la stessa truffa", ha continuato il pensionato. "Mi è infatti capitata una situazione analoga vicino allo Scarpone, dove mi hanno chiesto di ripagare il presunto danno con 150 euro in contanti. Quella volta, però, ricordando il precedente, non ci sono cascato perché, facendo finta di assumermi la colpa, ho detto loro che avrei chiamato i Carabinieri. Ma era tutta una messa in scena, perché io non sono nemmeno così pratico con il cellulare, però non appena i truffatori hanno capito la mia vera intenzione di contattare le forze dell’ordine, si sono dileguati".

Seguici sui nostri canali