Trenord, la protesta: "Avete rotto i vagoni"

Trenord, incubo quotidiano dei pendolari: "Avete rotto i vagoni". Protesta dei Giovani democratici questa mattina davanti al Pirellone

Trenord, la protesta: "Avete rotto i vagoni"
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Trenord, incubo quotidiano: “Avete rotto i vagoni”.

La protesta

“Ci avete rotto i vagoni”, è stato il grido che si è alzato questa mattina davanti al Pirellone. A lanciare la protesta nei confronti di Trenord e a dimostrare con manifesti e striscioni davanti alla sede del Consiglio regionale sono stati i Giovani democratici della Lombardia, la “costola” under 30 del Partito democratico. Del resto, la situazione dei pendolari, studenti e lavoratori, è da tempo critica tra ritardi, cancellazioni, vagoni sovraffolati e problemi con riscaldamento in inverno e aria condizionata in estate.

“Trenord Horror”

“Ogni giorno per migliaia di cittadini lombardi spostarsi è un vero e proprio incubo, Trenord offre un servizio che definire lento, degradato e in ritardo è davvero poco. Sembra di vivere ogni giorno in un film dell’orrore”, spiega Shawn Guidi. “Come Giovani democratici – aggiunge – abbiamo deciso di dire basta, con volantinaggi nelle stazioni locali per poi confluire nella manifestazione davanti a Regione Lombardia”.

Giunta regionale nel mirino

In una regione governata da più di 20 anni dalla Lega non c’è “ma allora il Piddí!?1?” che tenga, il totale disinteresse della giunta regionale sull’argomento rappresenta a pieno il loro menefreghismo delle necessità dei cittadini. Ci hanno rotto i vagoni, fin quando non si prenderà sul serio la situazione noi non arretreremo di un centimetro”. La protesta dei giovani del Pd segue di qualche giorno la protesta dei sindaci dem del territorio che a inizio settimana si sono dati appuntamento in stazione a Seregno per denunciare i disagi quotidiani dei pendolari e le perplessità sul piano di rilancio annunciato da Trenord e Regione. Su tutte, la perplessità sulla cancellazione di alcune corse sostituite da analoghi percorsi su gomma. Più lunghi e più disagevoli secondo quanto lamentato dai pendolari. Un passaggio che però l’azienda ritiene indispensabile proprio per contenere soppressioni e ulteriori disagi delle corse su ferro.

 

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