Ritardi nella bonifica dell'amianto nella ex Leuci: esposto del Codacons in Procura a Lecco

A  denunciare pubblicamente la situazione, la scorsa settimana, era stata Cinzia Manzoni, referente del  Gruppo Aiuto Mesotelioma di  Lecco.

Ritardi nella bonifica dell'amianto nella ex Leuci: esposto del Codacons in Procura a Lecco
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Ritardi nella bonifica dell'amianto nella ex Leuci: esposto del Codacons in procura a Lecco. A  denunciare pubblicamente la situazione, la scorsa settimana, era stata Cinzia Manzoni, referente del  Gruppo Aiuto Mesotelioma di  Lecco. “Abbiamo purtroppo appreso che i lavori di bonifica alla ex Leuci sono in ritardo rispetto al crono programma ed abbiamo inoltre raccolto l’allarmante denuncia di alcuni residenti nei pressi della ex-Leuci che ci hanno raccontato le loro preoccupazioni per le modalità di rimozione del materiale che anche durante gli ultimi acquazzoni si sarebbe particolarmente rovinato  - aveva dichiarato -  Per questo abbiamo chiesto al primo cittadino maggiori controlli e verifiche". Ora sulla vicenda interviene anche il sodalizio che tutela i consumatori

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Ritardi nella bonifica dell'amianto nella ex Leuci: esposto del Codacons

"Grazie a medici ed esperti si è ora a conoscenza del rischio per cittadini e residenti di respirare fibra di asbesto. Molte persone, proprio a causa dell’amianto, hanno perso i propri cari e non vogliamo che episodi del genere si ripetano. Si è tenuta una conferenza in cui si è parlato sia dei lavori dell’ex stabilimento Leuci sia sulla presenza dell’amianto in tutta la città di Lecco: purtroppo ancora in troppi capannoni è presente eternit/amianto" scrive il Codacons che riprendendo proprio le parole di Manzoni prosegue: "Ci sono ancora situazioni, come caselli vicino alle ferrovie e tantissimi piccole industrie oltre a edifici privati, in cui l'amianto è presente. E come se non bastasse i lavori di bonifica dell’ex Leuci sono iniziati in ritardo rispetto al cronoprogramma prestabilito e alcuni cittadini hanno espresso preoccupazione per quanto riguarda i metodi di rimozione del materiale."

La diffida  e l'esposto in Procura

Codacons diffida quindi il Sindaco di Lecco

“Non vogliamo essere testimoni di altre tragedie provocate dai ritardi negli interventi di bonifica dell'amianto. È nell'interesse della cittadinanza che sia fatto il massimo per verificare ed essere sicuro al 100% della sicurezza dell’aria che si respira nella città di Lecco. Non è ammissibile che l’inizio dei lavori di bonifica sia stato procrastinato rispetto a ciò che era stato deciso. È prioritario rendere le città sicure per la salute di tutti".

A riguardo, inoltre, il Codacons presenterà esposto in procura.

I casi ti mesotelioma

I dati ONA segnano un netto costante aumento dei casi di mesotelioma a partire dal 2000, in linea con le rilevazioni del Registro Mesoteliomi Regione Lombardia. Infatti, lo stesso Registro Regionale riporta, per il periodo dal 2000 al 2014, un totale di 5.897 casi. Si va dai 355 casi del 2000 ai 480 del 2011. In alcuni casi, la diagnosi non è certa. Il VI Rapporto Mesoteliomi Inail dell’ottobre 2018, conferma i dati ONA fino al 2015: 5.680 casi di mesotelioma.

Le malattie correlate all’amianto

L’Osservatorio denuncia un amento della malattie correlate all’amianto:

I casi di patologie asbesto correlate, anche mortali, in Lombardia sono infatti in costante aumento. Rispetto ai casi del 2000 (277), già nel 2010 i casi segnalati sono stati 409, per il 2013 i casi segnalati sono stati 472, per i successivi anni le segnalazioni ricevute da ONA sono in continuo esponenziale aumento e per il 2017 sono più di 500 i casi di mesotelioma segnalati tramite la piattaforma interattiva ONA REPAC (https://onanotiziarioamianto.it/onarepac/).

Il tutto in linea anche con le statistiche e le rilevazioni del VI Rapporto Mesoteliomi, che hanno censito, a partire dal 2000, 5.680 casi (pari al 20,8%). Se si tiene conto delle altre patologie asbesto correlate, almeno il doppio dei decessi rispetto a quelli provocati dal mesotelioma sono ascrivibili al cancro dei polmoni (altri 1.000 decessi) e, tenendo conto delle altre patologie, si giunge a un conteggio che supera i 2.000 decessi per patologie asbesto correlate solo per quanto riguarda la Lombardia e solo per il 2017

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