Rischia di annegare, salvato da due turisti

In suo soccorso si sono lanciati due bagnanti che l’hanno tratto a riva: "Abbiamo rischiato di rimanere anche noi nel lago".

Rischia di annegare, salvato da due turisti
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Quando hanno visto l’uomo al largo chiedere aiuto non ci hanno pensato due volte e si sono lanciati in suo soccorso: così due turisti che si stavano godendo una giornata al lago con fidanzata e famiglia hanno salvato la vita a un 38enne che stava per annegare. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di domenica 4 agosto, intorno alle 14.30, nelle acque davanti al lido sotto il parco Ulisse Guzzi a Abbadia Lariana.

Rischia di annegare, salvato da due bagnanti

Dopo aver pranzato insieme alla sua famiglia, il 38enne, di origini sudamericane, si è concesso una nuotata nel lago, spingendosi al largo. Quando era a circa una trentina di metri dalla riva ha però accusato problemi, colpito da crampi e probabilmente anche da una congestione, e ha cominciato a chiamare aiuto a squarciagola cercando di attirare l’attenzione dei tantissimi bagnanti che affollavano la spiaggia. Vedendo l’uomo in difficoltà Holtian Carciu, falegname 34enne di Viganò, di origini albanesi, si è lanciato in acqua. Insieme a lui si è tuffato anche Marco Padovani, ingegnere milanese di 44 anni che si trovava in spiaggia insieme alla sua famiglia per una giornata di relax lontano dalla città.

Holtian Carciu, 34enne di origini albanesi residente a Viganò, insieme alla fidanzata Laura Rigamonti, 28 anni di Barzanò: si è lanciato insieme a un altro turista in soccorso del 38enne che stava annegando

"Ci siamo buttati d'istinto"

"Mi è venuto istintivo lanciarmi verso la persona in difficoltà: quando lo abbiamo raggiunto era allo stremo. La situazione era difficile perché le acque erano molto fredde in quel punto e abbiamo rischiato di non farcela neanche noi", ha raccontato Carciu, che si trovava sul lido insieme alla fidanzata Laura Rigamonti, 28enne di Barzanò,. "Inizialmente pensavo che fosse uno scherzo e che si stesse sbracciando verso la sua famiglia, poi ho capito che aveva problemi e mi sono lanciato, così, d’istinto", ha detto Padovani. I due soccorritori hanno saputo ben organizzarsi: dietro si è piazzato Carciu che sosteneva il 38enne appoggiato sul corpo di Padovani che ha nuotato a dorso fino a riva. Quindi, una volta in spiaggia, hanno chiamato il «118». Sul posto è intervenuta un’automedica e un equipaggio del Soccorso mandellese a bordo di un’ambulanza. Quando sono arrivati, il 38enne era in buone condizioni, anche se molto spaventato e affaticato, tanto che è stato portato a piedi fino all’ambulanza che lo ha accompagnato all’ospedale di Lecco per controllare le sue condizioni.

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