Non luogo a procedere: la lady di ferro è troppo malata. Niente processo per Maria Cristina Gilardoni

Era accusata di maltrattamenti nei confronti dei dipendenti della storica azienda mandellese

Non luogo a procedere: la lady di ferro è troppo malata. Niente processo per Maria Cristina Gilardoni
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Non luogo a procedere: la lady di ferro è troppo malata. Niente processo per Maria Cristina Gilardoni, la titolare della Gilardoni Raggi X che era stata  rinviata a giudizio per maltrattamenti ai danni di alcuni dipendenti della storica azienda mandellese.

Il malore e la richiesta di sospensione

A maggio l'imprenditrice 86enne figlia dell’ingegner Arturo, fondatore della Gilardoni Raggi X, era stata trovata svenuta più volte nella villa in cui abita da sola, che si trova accanto all’azienda. Quindi  era stata  ricoverata all’ospedale Manzoni di Lecco.  Le sue condizioni di salute sarebbero state tali da richiedere, dopo le dimissioni dal nosocomio, un ricovero in una struttura che la potesse assistere 24 ore su 24. Proprio per questa ragioni i suoi avvocati avevano  chiesto al giudice monocratico del Tribunale di Lecco, Martina Beggio, la sospensione del procedimento (che la vede imputata per per maltrattamenti inseme all’ex direttore della Gilardoni Raggi X Roberto Redaelli) per legittimo impedimento. Questo anche se la manager  non si era mai presentata in udienza.

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Non luogo a procedere: la lady di ferro è troppo malata. Niente processo per Maria Cristina Gilardoni

Oggi, a seguito della perizia del consulente esterno nominato dal tribunale, il giudice Beggio ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di colei che è stata soprannominata la Lady di ferro. Le condizioni d salute di Maria Cristina Gilardnoni sarebbero quindi incompatibili con il procedimento penale.

La vicenda

Era gennaio del 2017 quando gli uomini della Squadra Mobile di Lecco, allora guidati dal commissario capo Marco Cadeddu, erano giunti alla conclusione delle indagini che hanno portato in seguito al rinvio a giudizio di Maria Cristina Gilardoni, e Roberto Redaelli. A processo con loro ci sono anche il socio di minoranza Andrea Ascanio Orsini, e il medico Maria Papagianni, che devono rispondere di reati minori. Dall’altra parte della barricata ci sono 29 lavoratori, molti dei quali rappresentati dai sindacati che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Maria Grazia Corti.
Il processo era iniziato a un anno e mezzo di distanza dai cambi ai vertici dell’azienda, avvenuti ad ottobre 2016, quando una sentenza del tribunale di Milano aveva azzerato il Consiglio d’Amministrazione della Gilardoni Raggi X mettendo a capo dell’impresa il figlio di Maria Cristina Gilardoni, Marco Taccani Gilardoni.

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