Mafia e riciclaggio in Brianza blitz della Finanza a Verderio

L'inchiesta che ha portato all'arresto del presidente onorario del Foggia tocca anche la nostra provincia.

Mafia e riciclaggio in Brianza blitz della Finanza a Verderio
Pubblicato:
Aggiornato:

Mafia e riciclaggio in Brianza, blitz della Finanza nel Lecchese. Fiamme Gialle e Polizia, questa mattina, nell'ambito dell'Operazione Security hanno arrestato il commercialista pugliese Ruggiero Massimo Curci. E' accusato di autoriciclaggio. Curci è un  volto noto: è il vice presidente onorario del Foggia Calcio. Non solo ma le forze dell'ordine hanno effettuato perquisizioni anche in provincia di Lecco. In particolare a Verderio. Un filo di denaro sporco, che parte dalla Brianza, passa da Lecco e della Puglia per arrivare nelle tasche della mafia Siciliana. Questo l'inquietante quadro.

Mafia e riciclaggio in Brianza

L'operazione di questa mattina, che è arrivata quindi fino alla nostra Provincia, è lo sviluppo dell'operazione che nel maggio scorso aveva portato all’esecuzione di misure cautelari a carico di 15 persone. Erano tutte accusate di far parte di un’associazione per delinquere che ha favorito gli interessi, in particolare in Brianza , della famiglia mafiosa catanese dei Laudani. Tra gli indagati anche un ristoratore con locale a Lissone e anche un ex dipendente dell'ospedale San Gerardo di Monza. In  pratica, secondo gli inquirenti le persone coinvolte garantivano un flusso di denaro che dalla Brianza andava direttamente ad arricchire Cosa Nostra.

Le perquisizioni a Verderio

Ora le indagini si sono estese come detto anche alla nostra provincia. Contemporaneamente all'arresto di Curci infatti finanzieri e poliziotti hanno quindi eseguito perquisizioni in Provincia di Napoli e nella Brianza meratese. Nel "mirino" di militari e agenti tutte "disponibilità " di tre persone di  origine campana ma residenti a Verderio.

Le indagini nel lecchese su Mafia e riciclaggio in Brianza

Ma cosa ha a che fare la nostra Provincia con Curci e i brianzoli arrestai a maggio scorso ? Secondo le indagini Antonio Saracino, Giuseppe D'Alessandro e Antonino Catania, ovvero tre degli imprenditori finiti agli arresti a maggio, e con loro anche Luigi Sorrenti, si erano rivolti a un uomo di origini napoletane residente a Verderio. Il motivo del contatto? Secondo le accuse quello di "procacciarsi provviste “a nero” di denaro contante".

Il ruolo del "meratese"

Il soggetto residente a Verderio quindi avrebbe ricevuto pagamenti a fronte  "di fatture riferite ad operazioni inesistenti, emesse per il tramite di cooperative di comodo amministrate da ulteriori 2 soggetti prestanome". Una volta ricevuti i pagamenti quindi li spalmava su più conti correnti riconducibili alle stesse  cooperative di comodo. Tutto ciò per distrarre dai relativi conti correnti le disponibilità finanziarie. Disponibilità che venivano per restituite al sodalizio,  decurtate del 6%. Ma cosa Lega Curci a Verderio. Proprio i sodalizio formato da Sarcino, D'Alessandro e Catania.

I sequestri

L’attività di stamattina infatti  fa seguito all’esecuzione avvenuta l'8 novembre,  del Decreto di sequestro preventivo d’urgenza, per un valore di beni pari a 8,2 milioni di euro. E' stato emesso  emesso dal P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia  milanese, Dr. Paolo STORARI, a carico di Curci. Il provvedimento era stato  eseguito con il sequestro  di autovetture di grossa cilindrata, denaro e polizze assicurative  che erano nelle disponibilità del presidente onorario del Foggia.

Le accuse

Secondo gli inquirenti il commercialista pugliese sarebbe il referente "di un sistema di evasione fiscale e contributivo basato su indebite compensazioni di crediti tributari". In particolare avrebbe ricevuto illecitamente 600mila euro da parte di società riconducibili a imprenditori già finiti agli arresti a maggio. Si tratta proprio di Antonio Saracino, Giuseppe D'Alessandro e Antonino Catania. Ovvero gli stessi che avevano legami con "l'uomo di Verderio". Questi ultimi infatti avrebbero "gestito in modo fraudolento una serie di cooperative operanti nel settore della logistica e dei trasporti, svuotandone con artifizi i conti correnti".

Autoriciclaggio

E non è finita qui perchè il commercialista pugliese avrebbe inoltre riciclato parte di quel denaro finanziando con rilevanti importi il Foggia Calcio nelle stagioni 2015- 2016.

Seguici sui nostri canali