Domani l'addio a Gianluca, operaio morto sul lavoro

Sei morti in pochi giorno tra Lecco, Como e Pavia: la piaga delle morti bianche nella nostra Regione ha tenuto banco questa mattina in Consiglio regionale

Domani l'addio a Gianluca, operaio morto sul lavoro
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Verranno celebrati domani, mercoledì 18 settembre, i funerali di Gianluca Giovinazzo, 38 anni, l'operaio casatese morto schiacciato da una pressa venerdì scorso alla Bricon.

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Domani l'addio a Gianluca, operaio morto sul lavoro

La cerimonia funebre è fissata alle 14.30 nella chiesa di San Gaetano nella frazione di Rogoredo.

Le precise responsabilità dell’incidente mortale  sul lavoro avvenuto a Rogoredo venerdì scorso sono  ancora in fase di accertamento  da parte della magistratura, ma quel che appare certo è Gianluca Giovinazzo, 38 anni, residente nella frazione  di Campofiorenzo,  di colpe non ne ha avute: ha pagato con la vita un evento tanto fortuito quanto, molto probabilmente, evitabile.

La sicurezza sul lavoro

La piaga delle morti bianche nella nostra Regione ha tenuto banco questa mattina in Consiglio regionale dove è stata discussa una interrogazione presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba,  che aveva lo scopo di sollecitare Regione Lombardia a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per implementare la prevenzione ed evitare altre tragedie sui posti di lavoro.

“Soltanto negli ultimi giorni, 6 operai hanno perso la vita (quattro a Pavia, uno a Lecco e una Como) – ha premesso il consigliere Erba – I dati ufficiali dell'Inail parlano di un incremento dei morti sul lavoro in Lombardia già a partire dal 2017. Numeri in controtendenza rispetto alla media nazionale”.

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L’Assessore Regionale alla Sanità Giulio Gallera ha risposto che “sul tema non ci possono essere bacchette magiche, c’è un problema della qualità della formazione. Non ci sono norme sulla qualità dei formatori; su questo è necessario intervenire in ambito nazionale. Invece di fare una formazione frontale di quattro ore va fatta sul posto. Stiamo preparando un pacchetto di proposte con azioni normative che possano garantire maggior sicurezza e una formazione solida ai lavoratori”.

Bisogna premiare le aziende virtuose

Il consigliere Erba ha suggerito alcuni obiettivi da perseguire per raggiungere adeguati livelli di sicurezza:

“In Lombardia si fa troppo poco e per il M5S è necessaria l’implementazione di sistemi premianti per le aziende virtuose senza aggravare ulteriormente la burocrazia per le imprese” Sui controlli si può fare molto anche con i Comitati paritetici, l’assenza di personale non deve essere un pretesto e una giustificazione alla grande scarsità di controlli. I Comitati possono segnalare alle ATS i casi di violazione delle norme attraverso i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e interni alle aziende. La formazione c’è e non va appesantita ma deve essere data continuità per rafforzare la cultura della sicurezza coinvolgendo i datori di lavoro. La Giunta regionale non lavori in solitudine ma, sulla sicurezza sul lavoro il Consiglio regionale va sentito, il tema va portato nelle Commissione Attività Produttive per avere un’ottica di prevenzione che non appesantisca la burocrazia per le aziende. Per M5s vanno assolutamente premiati i sistemi virtuosi Dobbiamo aiutare le aziende e gli imprenditori a migliorare la sicurezza sul posto di lavoro”, ha concluso Raffaele Erba.

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