Cane sbranato dal pitbull dei vicini, i padroni terrorizzati si chiudono in casa.

Un piccolo shitzu sbranato da due cani di grossa taglia per difendere i padroni. E' accaduto venerdì mattina a Bevera di Sirtori.

Cane sbranato dal pitbull dei vicini, i padroni terrorizzati si chiudono in casa.
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Cane sbranato per difendere i padroni. E' accaduto venerdì mattina a Bevera di Sirtori.

Cane sbranato: un piccolo shitzu ha affrontato da solo un pitbull e un boxer

Si è frapposto tra i suoi padroni e i cani che li stavano per aggredire, ma così facendo ha finito con il sacrificare la sua vita per permettere loro di scappare e mettersi al sicuro in casa. Il piccolo Joe, un batuffolo shitzu di tre anni, è stato così ghermito dalle fauci dei cani e il suo corpo straziato buttato infine come un pupazzo di pezza in un angolo del giardino, sotto gli occhi atterriti dei suoi padroni. E’ l’incredibile episodio successo venerdì mattina, nel complesso di villette a schiera situate in via Resempiano a Bevera.

L'assalto mentre si trovavano tranquilli in giardino

"Mia moglie e mio figlio di 15 anni si trovavano con il cane in giardino, quando si sono visti assalire dai cani dei vicini, che erano riusciti a entrare nel nostro giardino scavando un buco sotto la triplice rete che separa le due proprietà - ci ha raccontato il padrone di casa, Enrico Nocera - Mia moglie e mio figlio per un attimo sono rimasti impietriti, poi, quando Joe si è messo di mezzo per proteggerli, sono riusciti a scappare in casa, da cui hanno assistito terrorizzati allo scempio del nostro cane. Joe era ormai un membro della nostra famiglia". Attoniti e impotenti, i due padroni hanno così visto il loro cucciolo finire nelle fauci dei cani e morire strattonato come un pupazzo di pezza sotto i loro occhi.

La chiamata ai carabinieri e il sequestro dei cani

Chiusi in casa, di fatto prigionieri dei due cani che non accennavano ad andarsene, madre e figlio non hanno avuto altra scelta che chiamare i carabinieri e attendere pazienti il loro arrivo.  "Sono rimasti chiusi in casa, con i carabinieri, fino a che non è intervenuto il veterinario dell’Ats, che a sua volta ha atteso l’arrivo dell’accalappiacani".  Per fortuna, il figlio più piccolo di 4 anni in quel momento non era in casa. "Altrimenti sarebbe finita in tragedia. Perché anziché avventarsi contro Joe, i cani avrebbero sicuramente aggredito mio figlio. Infatti tutte le volte che usciva in giardino i cani abbaiavano dall’altro lato della recinzione".
Ora mamma e figlio sono sotto shock e ancora non riescono a capacitarsi di quanto è successo.

"Avevo avvertito il padrone della pericolosità dei suoi cani"

Nocera aveva più volte fatto presente al vicino sia la pericolosità dei cani, addestrati a suo dire, con modalità quanto meno brutali, sia l’inconsistenza delle protezioni alzate tra le proprietà. "Quanto è successo serva quanto meno a riflettere sull'importanza della prevenzione e del pronto intervento di fronte a simili condotte che si traducono in un vero e proprio reato perseguibile. Se mio figlio di 4 anni non fosse andato a scuola quel giorno, cosa sarebbe accaduto? Se i due cani fossero saltati nelle parti comuni dove giocano i bambini del parco, cosa sarebbe accaduto? Se non ci fosse stato il piccolo eroe Joe, mia moglie e mio figlio avrebbero avuto il tempo di chiudersi in casa? L'unica speranza ora è di riuscire a salvare da ulteriori maltrattamenti il terzo cane (il piccolo shitzu) che anche nell’aspetto mi ricorda tanto il nostro Joe".

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