Operazione Capolinea: nove condanne e due rinvii a giudizio

I pusher arrestati nell'ambito dell'operazione Capolinea spacciavano principalmente alla stazione ferroviaria di Civate ma consegnavano droga a tutto il territorio del Valmadrerese e dell’Oggionese.

Operazione Capolinea: nove condanne e due rinvii a giudizio
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Nove pusher arrestati nell'ambito dell'operazione Capolinea hanno scelto riti alternativi

Ieri mattina in tribunale a Lecco sono arrivate le condanne per l'operazione Capolinea

Spacciavano principalmente alla stazione ferroviaria di Civate ma consegnavano droga a tutto il territorio del Valmadrerese e dell’Oggionese. Ieri mattina mercoledì,   davanti al gup del tribunale di Lecco Paolo Salvatore, per nove pusher,  è arrivata la sentenza di condanna. La banda di spacciatori era stata arrestata  a giugno dalla Questura di Lecco nell’ambito dell’operazione "Capolinea". Infatti  nove di loro hanno scelto riti alternativi.

Mustpha Baali

La pena più pesante

La pena più pesante è stata inflitta a Mustapha Baali, 42 anni: sconterà sei anni, dieci mesi e venti giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 24mila euro. E’ stato condannato a cinque anni e sei mesi e al pagamento di 20mila euro di multa, il 39enne Mohammed Tabit. Sconterà tre anni e dieci mesi invece Samir Choumi, classe 1992.

Le altre condanne

Tre anni e otto mesi - oltre ad una multa di 14mila euro - è stata la pena inflitta a Charaf Eskairi e a Cherki Hazimi. Hanno invece rimediato tre anni e sette mesi di reclusione - con multe di 12 e 14mila euro - i fratelli Redouane e AbderraihmChoumi . Gli ultimi due che hanno deciso di sottoporsi a giudizio immediato sono stati Malick Sarr, classe 1977 che sconterà un anno e otto mesi e infine Abdelhady El Jaouhari che ha patteggiato due anni. Nei suoi confronti è stata inoltre disposta la scarcerazione perché il giudice gli ha riconosciuto la lieve entità del fatto, considerato il numero esiguo di cessioni di droga contestategli dalla Procura.

Il dibattimento per gli ultimi due imputati

Hanno invece deciso di affrontare il dibattimento, la 29enne marocchina Donia Talal e il connazionale Hamza Hannioui. Entrambi saranno a processo davanti al giudice monocratico il 12 gennaio.

Mohammed Tabit
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