Tavola della Pace contro un nuovo deposito di Fiocchi Munizioni

L'associazione lecchese ha chiesto un incontro urgente al Parco del Curone e al sindaco di Lomagna paese del Meratese dove il progetto sta per essere realizzato al termine di un lungo iter avviato due anni e mezzo fa

Tavola della Pace contro un nuovo deposito di Fiocchi Munizioni
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L'insediamento a Lomagna di un nuovo deposito di Fiocchi Munizioni "preoccupa" la Tavola della Pace di Lecco. L'associazione ha chiesto al sindaco del comune meratese e al presidente del Parco del Curone un incontro urgente  all'inizio di settembre "al fine di avere informazioni in merito al progetto".

Il progetto di Fiocchi Munizioni

La richiesta, inoltrata via lettera, data 13 agosto. Mittente la Tavola della Pace di Lecco, "coordinamento di associazioni e cittadini del territorio provinciale attivamente impegnati nella difesa dei diritti umani, nella promozione della pace". Ma anche "nel contrasto alla proliferazione degli armamenti". "Informati del possibile insediamento di un deposito di munizioni nel comune di Lomagna, all'interno del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, esprimiamo forte preoccupazione per tale ipotesi" afferma il sodalizio.

L'area ex Rdb

Del progetto in realtà sono già due anni e mezzo che si parla. L'area interessata è quella della ex Rdb, in località Val de la Strecia, fuori dal paese. Circa 65mila metri quadrati di superficie  industriale dismessa e abbandonata dal 2011. In quell'anno il gruppo piacentino che realizzava prefabbricati industriali chiuse il sito produttivo. Che da allora è una distesa di cemento e coperture eternit in disfacimento. Una bomba ecologica.

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L'interno dei capannoni della ex Rdb: un cumulo di maceria, tra le quali pezzi di tetto in eternit

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L'area dismessa della ex rdb in località Tricudai a Lomagna

La nuova normativa del Parco

Fino a tre anni fa il Parco aveva rimbalzato i vari progetti avanzati per il recupero dell'area. Niet all'insediamento di nuovi stabilimenti, seppure l'area permaneva industriale. Niet ad altri tipi di recupero urbanistico. Sì ad una bonifica ma chi ne avrebbe sostenuto i costi? Un cane che si mordeva la coda.  Poi la normativa regionale che vincolava il Ptcp del Parco si è fatta meno stringente. Il mantenimento dell'insediamento produttivo si è reso possibile a condizione di una contestuale riqualificazione ambientale.

L'iniziativa partita due anni e mezzo fa

Il progetto avanzato da Fiocchi Munizioni nel gennaio 2016, recependo i nuovi vincoli, proponeva l'edificazione di soli 11mila metri quadrati coperti e il recupero a verde agricolo. Il progetto è poi stato ulteriormente ridotto. Inizialmente, oltre al centro logistico di stoccaggio e deposito, era stata prevista una unità produttiva, di caricamento. Poi Fiocchi ha deciso diversamente, investendo sullo stabilimento storico del Belledo a Lecco. La modifica progettuale ha giocoforza allungato i tempi.

L'iter autorizzativo a conclusione

Attualmente l'iter autorizzativo sta per giungere a conclusione.  "Il Parco ha chiesto piccole integrazioni in ordine alla convenzione che sarà da stipulare. Dopo di che il progetto dovrebbe arrivare all'esame del Consiglio dell'ente. Attendiamo per fine settembre anche il nulla osta ambientale della Sovrintendenza sugli aspetti architettonici. Se non subentrano intoppi, contiamo di concludere entro la fine dell'anno e quindi di poter iniziare i lavori con l'inizio del 2019" spiega Piero Crippa, contitolare con la sorella dell'omonimo gruppo edilizio che, attraverso l'immobiliare Sernovella srl  opera per conto della Fiocchi Munizioni.

Tutti favorevoli, finora

Finora il progetto non aveva sollevato, almeno pubblicamente, obiezioni di sorta. Sia il parco che l'Amministrazione comunale lomagnese avevano plaudito all'iniziativa. Che oltre a disinnescare una bomba ecologica prevede anche la creazione di posti di lavoro. La Tavola della Pace è la prima ad esprimere preoccupazione.

 

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