Studenti "in cella" per capire il carcere

Dal 27 marzo al 6 aprile, nel cortile del Comune di Lecco sarà aperta la mostra APAC, che racconta l’inedita sperimentazione di una forma innovativa di detenzione, e sarà attiva anche l’installazione Extrema Ratio.

Studenti "in cella" per capire il carcere
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Entrare in «cella» per comprendere cosa significhi la reclusione, ma soprattutto per capire che la giustizia non è sinonimo di vendetta, bensì di pena e insieme riparazione e riabilitazione. E’ l’ambizioso progetto che arriva in città nelle prossime settimane e che coinvolgerà decine di studenti delle scuole di Lecco e del territorio.

Studenti "in cella" per capire il carcere

Dal 27 marzo al 6 aprile, infatti, nel cortile del Comune sarà aperta la mostra APAC, che racconta l’inedita sperimentazione di una forma innovativa di detenzione, e sarà attiva anche l’installazione Extrema Ratio. Ed è proprio quest’ultima l’iniziativa che certamente sarà più toccante per i giovani visitatori, perchè si tratta di una riproduzione in scala reale di una vera cella carceraria, con tanto di letti e di arredamento, in tutto simili a quelli di una struttura detentiva del nostro paese. Gli studenti verranno così accompagnati in un percorso che li condurrà a percorrere le diverse tappe dell’ingresso in carcere fino al momento più pesante e duro dell’accesso alla cella. Al suo interno sosteranno alcuni minuti, toccando con mano cosa significhi la convivenza forzata e la privazione della libertà.
L’iniziativa, che ha avuto anche il sostegno del Comune di Lecco, ha lo scopo di offrire spunti di riflessione sui temi della giustizia e della pena, con particolare attenzione a sviscerare gli aspetti della punizione, della riparazione e della riabilitazione.

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