Segnala tombino aperto su Facebook, rischia di finire nei guai

Il sindaco di Brivio: "Ci ha fatto perdere tempo, mi muoverò secondo i termini di legge".

Segnala tombino aperto su Facebook, rischia di finire nei guai
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La foto di un tombino aperto rischia di far correre qualche guaio a una cittadina di Brivio, che ha pubblicato l'immagine nel gruppo Facebook "Sei di Brivio se..." finendo per scatenare un vespaio di polemiche che hanno visto il sindaco Federico Airoldi prendere una posizione molto netta e severa.

Tombino aperto e procurato allarme

L'immagine del tombino aperto è stata pubblicata ieri, venerdì, nel gruppo Facebook "Sei di Brivio se..." che raggruppa circa 1450 utenti. La segnalazione di un potenziale pericolo è stata intercettata dal sindaco Federico Airoldi, che mobilitato la Polizia Locale salvo poi scoprire che quel tombino si trovava nella proprietà privata... della stessa persona che aveva postato la foto. "Nel primo pomeriggio alcuni cittadini allarmati per un post, con relativi commenti, pubblicato su una nota pagina Facebook e raffigurante un tombino stradale asportato, mi hanno contattato per avere informazioni temendo di finirci dentro. Da un primo rapido controllo effettuato nei database delle segnalazioni della App nulla è emerso. Non essendo stato individuato il luogo in cui rinvenire il tombino in questione, il comandante della Polizia Locale si è recato presso l'abitazione della persona che ha pubblicato il post, che ha dichiarato che non si tratta di un tombino presente sulle strade comunali bensì all'interno di una sua proprietà privata. Purtroppo questa situazione di segnalazione di pericolo inesistente ci ha fatto perdere tempo ed ha procurato allarme nella popolazione. Mi astengo da qualsiasi commento e mi limito a dire, in qualità di sindaco, che attiverò nei termini di Legge le procedure relative al caso di specie, ovvero quelle inerenti l'articolo 658 del CP".

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