Rotary Lecco e Politecnico insieme per Rochina

Il club lecchese è partner del progetto di riqualificazione della più grande favela del Sud America.

Rotary Lecco e Politecnico insieme per Rochina
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Rotary Lecco e Politecnico insieme per Rochina. Il progetto “Polimi para Rocinha” -  ambiziosa opera di riqualifica della più grande favela del Sud America - è stato presentato giovedì sera ai soci del Rotary Lecco Manzoni da Massimo Tadi, docente del politecnico di Milano e coordinatore del progetto  assieme al Prof. Gabriele Masera. Si è trattato di una serata molto attesa tra le file del Club, dal momento che proprio il Rotary Lecco Manzoni – di cui il Prof. Tadi è socio onorario - ha sposato e supportato l’idea dell’intervento sin dagli esordi, qualificandosi come partner assieme all’organizzazione non-profit “Il Sorriso dei miei Bimbi”, al  Resilience Lab del Politecnico, ad API Milano, all’Università Federale di Rio de Janeiro e alla Fundação Getulio Vargas di Rio de Janeiro.

Rotary Lecco e Politecnico insieme per Rochina

Il progetto è partito nell’ottobre 2016 con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli abitanti di Rocinha e la salubrità dell’ambiente in cui vivono. Rocinha, nello specifico, si presenta come una grande favela con case costruite in muratura ma priva di adeguati sistemi fognari e di trattamento delle acque: qui, in un’area che si estende per solo poco più di un chilometro quadrato, oltre 150.000 persone convivono con numerosissimi problemi di carattere ambientale, economico, sociale, urbanistico e di efficienza energetica.

“L’assenza di una adeguata infrastrutturazione, i problemi nella gestione degli scarichi e dei rifiuti e i conseguenti disagi di carattere igienico-sanitario, la presenza di strade e vicoli stretti che quando piove diventano veri e propri fiumi, la non potabilità dell’acqua che viene invece quotidianamente ingerita dai bambini sono solo alcuni dei problemi variegati che hanno imposto la necessità di un intervento multidisciplinare, basato sulla cosiddetta  metodologia IMM (Integrated Modification Methodology)” – ha spiegato il Prof. Tadi – “Tale metodologia, riconosciuta a livello internazionale ma sviluppata all’interno del Politecnico di Milano, ci permette di intervenire su numerosi aspetti legati all’ecosistema (la gestione del surriscaldamento; il controllo delle acque ecc.), al ciclo del cibo (contro il diffusissimo junk food, il ‘cibo spazzatura’), alla mobilità (stiamo pensando alla collocazione d un sistema di bike sharing che permetta agli abitanti di raggiungere agevolmente l’unica metro che porta a Rio de Janeiro, altrimenti inaccessibile alla maggior parte degli abitanti), all’energia e infine ai rifiuti”.

Polimipararocinha

‘Polimipararocinha’ già vincitore dell’edizione 2016 del Polisocial Award (il programma di responsabilità sociale del Politecnico di Milano) ha ottenuto importanti riconoscimenti ed è stato recentemente inserito dall’ONU all’interno dell’International Guidelines on Urban and Territorial Planning”, linee guida che l’agenzia UN-Habitat indirizza a governi nazionali e locali per supportarli ad affrontare i problemi che stanno investendo molte realtà urbane nei paesi a forte crescita demografica nel sud del mondo.  

Stefano Artese

“Anche il Rotary Club Lecco Manzoni - spiega il presidente Stefano Artese - promuove attività di service non solo culturali ma anche e prevalentemente in ambito sociale rispondendo, per l’appunto,  alla filosofia del service above self, ossia del servire ad di sopra di ogni interesse personale. La promozione del progetto Rocinha è dunque emblematica della vocazione internazionale del Rotary che vuole essere club di solidarietà, dialogo e confronto tra popoli e culture anche differenti, teso, comunque, all’impegno a favore del prossimo”.

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