Roberto Minniti, da Milanello a un sogno... rossonero

La storia di un giovane briviese.

Roberto Minniti, da Milanello a un sogno... rossonero
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Roberto Minniti, per gli amici Bobo, da Brivio, vive un sogno. E riuscito ad arrivare alla corte del Milan. E nella società di via Turati svolge una duplice funzione. «Collaboro con i rossoneri per quel che riguarda stage e campus estivi - ha spiegato Roberto - Questi sono eventi che possono aver luogo in Italia o all’estero e che gestisco dal principio fino al lavoro sul campo con i giovani campioncini».

Roberto Minniti e un sogno rossonero

Dall’organizzazione basilare in ufficio fino alle sgambettate sul tanto amato prato verde. «Lavoro per la Promos, un’azienda che è associata al Milan e che, per quel che concerne la mia mansione, si occupa di andare a ricercare partner, campi, sponsor, tecnici preparati e competenti. Insomma tutto il necessario per ideare un campus di valore - ha poi continuato - All’interno degli stage però c’è molto spazio anche di crescita per quel che riguarda l’academy del Milan». Tre le principali figure di riferimento all’interno del progetto. «I ruoli pratici, una volta impostato in ufficio il tutto sono l’istruttore, il coordinatore e il tecnico Milan - ha quindi esaminato caso per caso Roberto - Il primo si occupa solamente di mettere sul campo degli esercizi formativi per i ragazzi che partecipano all’iniziativa. Si potrebbe riassumere questa figura con il termine di aiuto allenatore, ovvero senza compiti aggiuntivi alla semplice applicazione di percorsi e quant’altro. Il secondo ruolo si occupa invece della logistica legata ai giorni di allenamento. Orari, sedute, pause e tutto quello che è il ritmo giornata. Infine il tecnico Milan è colui che decide i programmi di allenamento ed è il ruolo più completo».

Un cammino da percorrere

Una specie di scaletta con potenzialità di crescita costanti ed importanti, non solo per i ragazzi ma anche per i collaboratori della squadra di via Turati. «Ho iniziato 12 anni fa come semplice allenatore. Da istruttore sono poi passato all’aspetto logistico e da tre anni sono diventato tecnico Milan. Grazie al mio doppio ruolo all’interno del percorso con l’academy posso così gestire dagli albori fino alla conclusione dei vari pacchetti tutte le diverse sfumature della realizzazione di questi campi».  Oltre a tutto questo Bobo si occupa anche della formazione interna. «Oltre agli stage per ragazzi ci sono continui corsi di aggiornamento e formazione per i mister che gestiscono gli allenamenti del settore giovanile - ha in seguito specificato - Anche la gestione delle società con cui il Milan ha accordi tecnici passano sotto la mia osservazione. Qui vicino c’è la Casateserogoredo che è affiliata al mondo rossonero».

Un briviese giramondo

Tra viaggi, conferenze e sedute tecniche sono diversi i momenti indimenticabili. «Ho girato parecchio l’Italia andando a Livorno, Forte dei Marmi, Cervia e molti altri paesi anche in Lombardia tra i quali ricordo con piacere la mia prima esperienza ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo. Poi ho visitato quasi tutta l’Europa per trovare partner locali che ospitassero i nostri camp. Turchia, Francia, Montenegro, Croazia, Inghilterra, Germani, Spagna e molte altre nazioni sono infatti state lo scenario dei nostri stage - ha continuato Roberto - Esistono infatti diverse tipologie che si differenziano principalmente per la durata, ma non solo». Per molti ragazzi un sogno che si avvera. «Esistono campus che possono durare da una settimana fino ad un mese, dove si resta anche a dormire come fossero un vero e proprio ritiro. Altri invece hanno orari d’ufficio: si inizia alle 9 e si termina alle 18 condividendo insieme anche il pranzo».

Ignazio Abate e gli altri

Tra le varie iniziative organizzate Bobo Minniti ha incrociato anche qualche calciatore che ha fatto carriera. «In un nostro stage è passato da ragazzino Ignazio Abate che tutt’ora cavalca la fascia destra nella prima squadra del Milan. Anche Bryan Cristante, Kingsley Boateng, Gianmarco Zigoni, Samuele Longo e tanti altri volti che sono diventati poi professionisti e calcano o hanno calcato i campi di Serie A». Per Bobo anche diverse conoscenze del passato. «Ho avuto la fortuna di collaborare e conoscere Franco Baresi, Stefano Vecchi, Daniele Massaro, Chicco Evani, Roberto Mussi e l’attuale allenatore dell’Inter Luciano Spalletti».

Un futuro a tinte rossonere

Nel futuro di Bobo Minniti ci sono due strade offerte dal Milan. «Il naturale percorso porterebbe ad estendere le mie competenze in campus stagionali e non a singoli camp. In alternativa l’escalation potrebbe portare al settore giovanile dei rossoneri con cui già ovviamente collaboro ma di cui non faccio ancora parte». In conclusione Bobo si è quindi lasciato andare ad un sogno che accomuna molti appassionati del mondo del calcio. «Il mio futuro vorrei che fosse tra i professionisti. Mi piacerebbe allenare in una società come il Milan e poter crescere ancora più di quanto abbia fatto fino ad ora».

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