Psicologia dello sport per vivere al meglio

Crippa: "Questa materia si rivolge ai genitori, allo staff tecnico delle società e anche agli atleti di tutte le età".

Psicologia dello sport per vivere al meglio
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A Mandello del Lario martedì' sera buon successo per il secondo appuntamento del ciclo Attivamente.

Iniziativa per sportivi e non solo

Il ciclo Attivamente promosso dal Cab Polidiagnostico e dal Comune di Mandello continua a riscuotere successo. Mercoledì sera la dottoressa Maria Chiara Crippa ha coinvolto il pubblico presente offrendo un interessante focus sulla medicina dello sport e l’importanza della psicologia applicata alle discipline sportive.
La psicologia dello sport si occupa di tutti quei fattori mentali, emotivi, sociali che influenzano (o sono influenzati) la partecipazione e la performance nello sport (agonistico e amatoriale) e nell’attività fisica più in generale. “Questa materia si rivolge ai genitori, allo staff tecnico delle società e anche agli atleti di tutte le età - precisa Crippa -. Fondamentale è l’allenamento mentale, ovvero un efficace insieme di strategie che intende aiutare gli atleti ad acquisire e potenziare abilità psico-fisiologiche utili all’ottimizzazione della performance sportiva e al miglioramento, in generale, della propria vita sportiva. Il fine ultimo è il benessere della persona e la piena realizzazione di sè attraverso lo sport”. Curando l’aspetto mentale è possibile fare la differenza.

Tecniche di allenamento

Esistono diverse tecniche di allenamento mentale: il self talk (ovvero la tecnica con cui si dirigono ed utilizzano pensieri in modo tale da influenzare) può essere positivo o negativo. Solo nel primo caso è in grado di promuovere il benessere e il miglioramento delle performance. Alternativa valida al self talk è la visualizzazione, ovvero la creazione volontaria di un’esperienza mentale. Un'esperienza che riproduca la realtà completa di immagini visive, sensazioni tattili e propriocettive, olfattive e uditive.
L’allenamento mentale passa anche attraverso la respirazione e il rilassamento. Un esempio di questo tipo di tecnica consiste nella contrazione gradualmente più intensa di specifici gruppi muscolari (braccia, gambe, busto, collo e capo) mantenuti in tensione per 10 secondi prima di essere rilasciati.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 aprile con il titolo “Sconfitte ed errori…Amici o nemici?” nella sala conferenze del Soccorso Alpini di Mandello.

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