On the road: da Merate alla Sardegna in Vespa

Il viaggio di un padre e un figlio alla riscoperta delle proprie origini.

On the road: da Merate alla Sardegna in Vespa
Pubblicato:
Aggiornato:

Da Merate alla Sardegna, in moto, in un viaggio lento che sa di antico. Un’autentica avventura on the road quella intrapresa da Francesco Fresu , 31 anni, e suo padre Sebastiano, 65 anni, partiti martedì scorso da Ca’ San Martino in sella a un Ciao del ’74 e a una Vespa 50 special del ’78. La meta? Il paese di Ardara nella terra natìa, la Sardegna.
Un viaggio, quindi, rigorosamente targato Piaggio, e infatti Francesco ha ribattezzato questo road trip «In Piaggio con papà», citazione del vecchio film con Alberto Sordi e Carlo Verdone.

On the road fino alla Sardegna

«Mi ricorda quando si prendeva e si andava in Riviera partendo da Milano e si percorrevano chilometri e chilometri, carichi fino all’inverosimile» ha spiegato Francesco. Una dimensione del viaggio che porta con sé lentezza e insieme la gioia del macinare strada in compagnia. «È bellissimo, perché ti rendi conto di quanto siano belli alcuni posti, soprattutto perché percorriamo strade minori adatte ai motorini» ha spiegato Francesco da una stazione di servizio vicino a Broni.
L'idea nasce dalla fusione di due grandi passioni di famiglia: le moto d’epoca e la terra natale del padre, la Sardegna.

Il ritorno alle origini

«Volevano ritornare al paese di mio padre, il legame con la terra è molto sentito nella nostra famiglia. Abbiamo deciso di fare questo viaggio in modo tale da essere giù in occasione della festa patronale del paese. Poi siamo motociclisti da sempre e c'è sempre stata l'idea di fare un viaggio di questo tipo. Infine, quando abbiamo saputo della storia di un ragazzo partito dal Friuli per andare in Germania a partecipare a un raduno di moto, abbiamo detto: facciamolo anche noi».
Per preparare il viaggio i due biker hanno impiegato due mesi. Il Ciao, fermo da anni, è stato completamente restaurato, mentre la Vespa era in condizioni migliori. Ma cosa significa fare 300 km con un mezzo del genere? «Mio padre, che ha 65 anni, guida un Ciao del ‘74 che va al massimo a 35 km/h. Rimaniamo su una velocità giusta per non sforzarli troppo. Poi ci siamo portati dietro tutti i pezzi di ricambio necessari per fare le riparazioni del caso. Il Ciao con 2 litri e 8 di carburante fa circa 100 km».
Ma a colpire sono soprattutto i carichi che sopportano i telai. Sul Ciao sono stipati circa 40 kg di bagaglio mentre sulla Vespa, tra valigie, tanica e peso, Francesco arriva a trasportare fino a 140 kg.

"In Piaggio con papà"

Partiti martedì scorso, Francesco e Sebastiano hanno macinato in una giornata i 220 km necessari per arrivare a Genova. Da lì si sono imbarcati e sono arrivati a Porto Torres, e poi ancora 70 km per arrivare a casa. Distanze che oggi siamo abituati a fare velocemente in macchina, ma con un Ciao e una Vespa è tutta un’altra storia e, forse, un’altra poesia. Un po’ come i nomi con i quali i due hanno battezzato i loro mezzi: «Li abbiamo chiamati Dartagnan e Perla» ha spiegato ancora Francesco.
«Questo è il gusto del viaggiare – ha concluso Francesco prima di riallacciarsi il casco e ripartire –  Butterei via anche il cellulare se potessi. Sei tu, la moto, tuo padre e un paesaggio unico. Meglio di così non può essere. Vorremmo che questa cosa potesse continuare. Organizzare ogni anno un viaggio diverso. Sempre con un Piaggio, un padre e un figlio».

Seguici sui nostri canali