Mozione antifascista su Facebook già polemiche e dibattiti

Sulla proposta della maggioranza di Casatenovo hanno già preso posizione la Lega e il consigliere di minoranza Rosanna Rampin.

Mozione antifascista su Facebook già polemiche e dibattiti
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La mozione antifascista che verrà discussa questa sera in Consiglio comunale a Casatenovo ha già infiammato il dibattito. La notizia, pubblicata in esclusiva dal Giornale di Merate in edicola questa settimana, ha già scatenato le reazioni soprattutto di esponenti e pure di consiglieri comunali di centro-destra.

Mozione antifascista, la Lega insorge

Chi ha subito assunto una posizione di netta contrarietà è la Lega di Casatenovo. Ed è dunque probabile aspettarsi un voto contrario alla mozione questa sera in Consiglio almeno da quell'anima della minoranza "Più Casatenovo". "Comincia anche in Consiglio Comunale a Casatenovo la caccia ai fascisti. Non sono fascista, tantomeno razzista, e credo che un leghista DOC tecnicamente è la cosa più lontana che c'è da un fascista. "Bisogna essere intolleranti con gli Intolleranti" ci dicono dai banchi della maggioranza. Mi chiedo però se utilizzare metodi fascisti al giorno d'oggi per una caccia ai fantasmi del genere, non sia tanto IPOCRITA quanto SPROPORZIONATO a quasi un secolo dal ventennio fascista. Risulta insomma un tentativo di reazione, di fare terra bruciata, da parte della sinistra in seguito alla recente batosta elettorale. Chiederei se non ci sono già abbastanza problemi a Casatenovo da accollarsi quelli di altre epoche. Invece di guardare al ventennio fascista, dovrebbero guardare agli ultimi venti anni in cui il centro di Casatenovo è rimasto in condizione di degrado...e non c'erano di certo i fascisti al governo in questi anni" così ha commentato su Facebook il segretario Simone Luigi Besana.

L'intervento di Rosanna Rampin

Anche Rosanna Rampin, consigliere comunale di minoranza, recentemente candidata alle Regionali con Forza Italia, ha condiviso la notizia sulla sua bacheca Facebook. Il messaggio non nasconde una vena polemica, che questa sera potrebbe gettare ulteriore benzina sul fuoco della discussione. "Il fascimo non esiste più. È anticostituzionale. Il comunismo invece? Sono sicura che sotto questa mozione c'è dell'altro".

Dura la posizione di Forza Nuova

Duro il comunicato di Forza Nuova Lecco. Che al netto di alcune imprecisioni (si tratta ad esempio di una mozione e non di un'ordinanza, la differenza è sostanziale), esprime forte contrarietà alla proposta della maggioranza casatese. "Apprendiamo dalla stampa locale che mercoledì 14 marzo a Casatenovo, nel corso della seduta del consiglio comunale, la maggioranza sinistroide costituita da "parole e idee per Casatenovo" presenterà un'ordinanza per vietare l'occupazione di suolo pubblico e di aule pubbliche a tutti i movimenti politici di estrema destra. Siamo sinceramente increduli davanti a queste continue prese di posizione e di come sia possibile che, in un momento storico di grande crisi economica per l'Italia e per i molteplici problemi che affliggono la provincia di Lecco, la priorità di molte giunte comunali possa essere solo il "fascismo" quando sarebbe più opportuno dare spazio a ben altre questioni. È bene sottolineare come il nostro paese sia stato portato al collasso proprio dalle politiche anti-italiane che il Pd, e non solo, ha portato avanti in tutta Italia per troppi anni le quali mirano solo agli interessi di partito o dei singoli rappresentanti politici e non più al bene dell'Italia e degli Italiani. Si tratta, quindi, di un vero e proprio insulto ai tantissimi italiani e lecchesi che sono disoccupati o in cassa integrazione, ai nostri anziani costretti a vivere con una pensione da fame, agli imprenditori distrutti dalle tasse di uno stato infame e al 40% di giovani disoccupati che la "sinistra", o ciò che ne resta, richiami continuamente il caro e vecchio antifascismo nonostante le elezioni politiche appena passate hanno dimostrato chiaramente come il popolo Italiano necessiti di ben altre iniziative. Forza nuova Lecco esprime, quindi, tutta la sua indignazione per questa caccia alle streghe che continua imperterrita anche qui a Lecco e comunica che NON sottoscriverà nessun tipo di certificato "antifascista" ma continuerà la sua attività politica alla luce del sole, come ha sempre fatto, essendo un movimento politico legalmente riconosciuto e affermato. Per tale motivo ci teniamo ad informare che non cadremo in eventuali stupide provocazioni politiche da parte di Pd, Anpi o di estremisti di sinistra e che non indietreggieremo di un millimetro".

 

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