A Morbegno celebrato il 75° di Warwarowka FOTO

Presente il labaro della sezione lecchese del Nastro Azzurro, associazione che raduna decorati al valor militare.

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Celebrata sabato scorso a Morbegno, nel 75esimo anniversario,  la commemorazione della battaglia di  Warwarowka.

75° anniversario di Warwarowka

23 Gennaio 1943: questa la data del sacrificio dell’eroico battaglione Morbegno durante la ritirata di Russia. Per ricordare quella "notte di sangue", il paese della Valtellina  celebra una messa al Tempietto votivo dedicato ai quei caduti. Anche quest'anno alla cerimonia organizzata dalla sezione Ana di Sondrio era presente una delegazione lecchese.  Il cavalier Mario Nasatti, alpino benemerito di Valmadrera, presidente della sezione di Lecco del Nastro Azzurro, ha recato il labaro dell'associazione che raduna decorati al valor militare.

Ricordato il cappellano del battaglione

«L’anniversario è sempre un momento di profonda riflessione umana - ha detto Nasatti - Nella battaglia di Warwarowka persero la vita numerosi nostri compaesani che componevano quel battaglione. Ricordo Giulio Ripamonti, medaglia d’argento. In quest’ultima ricorrenza vogliamo però ricordare in particolare il cappellano del Morbegno, don Antonio Segalla».

Il ricordo del nipote di don Segalla

Toccante il ricordo scritto dal nipote. «Furono 229.000 i partenti, 200 tradotte furono necessarie per trasportare i nostri soldati al fronte. Alla fine ne bastarono 17 per fare rientrare i superstiti. Un numero di morti mai perfettamente precisato. Ma che non andiamo lontano dal vero, avvicinandolo alle 100.000 gavette di ghiaccio di cui parla Bedeschi»  scrive il professor Enzo Segalla. «Certo anche per don Antonio manca una tomba sulla quale pregare. La sua salma sarà stata inumata in una fossa comune con i suoi compagni caduti nella feroce battaglia. Ma almeno i suoi ultimi istanti di vita ci sono noti per testimonianze sicure. E questo credo possa essere, nel permanente dolore della scomparsa, un motivo di conforto per i parenti, gli estimatori e gli amici».

Don Segalla restò ucciso mentre confessava i soldati morenti del battaglione, «colpito alla testa da piombo nemico». Una morte eroica, che valse al sacerdote cappellano di guerra la medaglia d’argento.

Alla cerimonia di sabato, oltre alle autorità civili, Andrea Ruggeri sindaco di Morbegno e Luca Della Bitta presidente della Provincia di Sondrio, era presente anche l’attuale comandante del battaglione Morbegno, il tenente colonnello Massimiliano Cigolini.

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