Lecco onora il sacrificio dei deportati negli scioperi del '44 FOTO

Durante la cerimonia omaggio a Regina Aondio e Pino Galbani.

Lecco onora il sacrificio dei deportati negli scioperi del '44 FOTO
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Oggi ricorre il 75° anniversario  degli scioperi del '44  e in ricordo dell'evento  che ha segnato la Storia lecchese, questa mattina si è tenuta la celebrazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Comune di Lecco e Provincia di Lecco.

Scioperi del '44: una messa in onore dei lavoratori lecchesi

Come da programma, questa mattina è stata officiata la Santa Messa nella chiesa Santi Martiri Gervaso e Protaso di Castello a Lecco, per ricordare il sacrificio dei lavoratori lecchesi per la libertà e il riscatto dell’Italia dalla dittatura. A celebrare la funzione è stato don Egidio Casalone.

La pioggia non ha fermato il ricordo

Nonostante la pioggia, la cerimonia è proseguita con il corteo che si è diretto verso il Parco 7 marzo, dove ad intervenire è stato il presidente dell'Anpi Lecco Enrico Avagnina, che ha ricordato  quei momenti drammatici. L'intervento ha permesso una ricostruzione dei fatti del '44, quando operaie e lavoratori lecchesi incrociarono le braccia contro la guerra, per il pane e per migliori condizioni di vita. Operai della Badoni, Bonaiti di Castello, della File, del Caleotto, dell'Arlenico e altri aziende scioperarono: "Si sta in fabbrica ma non si lavora".

Le vittime

Gli operai arrestati furono 35 e 26 di loro furono deportati. Di loro ben 19 persero la vita nei lager nazisti.

Il presidente Avagnina ha voluto ricordare in particolare Regina Aondio e Pino Galbani, che dedicarono la loro vita a trasmettere questi ricordi, per impedire che i sacrifici di questi lavoratori cadessero  nel dimenticatoio. "Ricordare è un dovere, il nostro respiro quotidiano".

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