Laura Bertelè solleva il caso degli infortuni nel mondo del calcio

Fondamentale una preparazione atletica che punta non sulla potenza ma sullo sviluppo armonico dei muscoli.

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Laura Bertelè solleva il problema dell'alta incidenza degli infortuni dei calciatori in un’inchiesta pubblicata su un noto settimanale sportivo.

Laura Bertelè avverte "A rischio i calciatori con i muscoli troppo potenziati"

A sostenerlo, portando ad esempio il caso esemplare del centrocampista dell’Avellino Salvatore Molina, è la dottoressa Laura Bertelé, celebre medico fisiatra, specialista in terapia fisica e riabilitazione motoria. Alla Fondazione Apostolo, a Merate, la dottoressa Bertelè riceve industriali, politici, attori, cantanti, danzatori e sportivi professionisti. I suoi corsi sono frequentati da medici, psicologi, terapisti della riabilitazione e psicomotricisti provenienti da ogni dove. Con il marito Carlo Apostolo, ingegnere appassionato di quella macchina infallibile, fatta di forze e leve, che è il corpo umano, ha fondato nel 2015 la Società Scientifica Metodo Bertelè che promuove settimane di terapie intensive e corsi di formazione, tra cui quello, nuovissimo, di Armonizzatore muscolare.

L'importanza di uno sviluppo armonico

Il corso di Armonizzatore muscolare non si rivolge agli operatori sanitari, ma a tutte quelle figure che in qualche modo hanno a che vedere con il corpo umano, dagli estetisti ai musico terapeuti. Soprattutto si rivolge a chi ha il compito di accompagnare la crescita e la preparazione sportiva di bambini e adolescenti in maniera equilibrata. Infatti solo così facendo si aiuta il corpo dei giovani atleti a crescere e svilupparsi in maniera armoniosa, esprimendo al meglio le qualità richieste dal tipo di sport praticato e in ultima analisi realizzando appieno il talento di ognuno.

Il caso del calciatore Salvatore Molina

"Molina, pur avendo un fisico straordinario, dopo aver giocato ad altissimi livelli nelle nazionali italiane Under 20 e 21, si era ridotto a far fatica a camminare", spiega la dottoressa Bertelè. "Quando lo visitai nell’autunno del 2016, non riusciva a stare retto su un piede solo, sentiva la gamba destra pesante e vuota e aveva il piede con le dita rattrappite e l’alluce teso all’insù. Non solo, faceva anche fatica a respirare e di conseguenza a dormire. Riusciva a compensare la situazione solo se contraeva i muscoli temporali della testa".

 

Una terapia lunga un anno

"Tutto era cominciato a causa dei denti del giudizio che gli avevano fatto cambiare postura e modo di correre facendolo diventare più rigido e lento. La situazione precipitò quando in un contrasto di gioco si procurò una distorsione alla caviglia. Da lì cominciò un periodo di riabilitazione che anziché migliorare la situazione, la aggravò progressivamente fino a farlo diventare inabile al calcio perché tutta la sua catena muscolare posteriore era accorciata". Per recuperare al calcio Salvatore Molina ci è voluto un anno di duro e faticoso lavoro. "La terapia è stata condotta con l’aiuto di più terapisti contemporaneamente ed è consistita anzitutto nel sistemare i problemi di masticazione e deglutizione di Salvatore e poi in un paziente e sistematico lavoro di allungamento e armonizzazione muscolare ".

Tanti problemi sorgono anche nei giovanissimi atleti

"Sempre più spesso vedo ragazzi rigidi, con ernie discali, dolori muscolari al collo, alla schiena e alle ginocchia dovuti ad attività sportive disequilibrate - conclude la dottoressa Bertelè - perché la preparazione atletica in sport precocemente competitivi e agonistici è troppo improntata al potenziamento muscolare indiscriminato, specie dei muscoli dorsali e addominali. Soprattutto non c’è una preparazione atletica valida per tutti. Il tipo di allenamento e di preparazione dipende dal fisico, dallo sport che si pratica, dal ruolo che si ricopre e dal tipo di muscoli. Ma il lavoro individuale si può impostare solo dopo che si è creata anzitutto una base psicomotoria di coordinazione, equilibrio e percezione corporea e in ogni caso dopo i 12 anni».

Il servizio completo è pubblicato sul Giornale di Merate in edicola da martedì 12 dicembre. Di seguito un estratto del video che documenta il lavoro terapeutico effettuato dalla dottoressa Bertelè sul calciatore Salvatore Molina. Il video integrale è visionabile sul sito della Fondazione Apostolo.

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