Infiltrazioni mafiose se ne parla a Lecco

Testimonianze, workshop, dibattiti, con l'aiuto di esperti capaci di parlare il linguaggio dei giovani.

Infiltrazioni mafiose se ne parla a Lecco
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Infiltrazioni mafiose se ne parla a Lecco. Come? Attraverso un percorso formativo per studenti ed insegnanti. Ma anche  attraverso testimonianze, workshop, dibattiti, con l'aiuto di esperti capaci di parlare il linguaggio dei giovani. Tutto ciò soprattutto per educare alla cultura della legalità e della trasparenza.

Infiltrazioni mafiose se ne parla a Lecco

Dopo il successo del corso di etica svoltosi lo scorso anno scolastico, la Fondazione Sinderesi – un'organizzazione senza scopo di lucro che persegue fini di solidarietà e formazione a favore delle giovani generazioni – in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Lecco, il Servizio InformaGiovani e la sede territoriale del Politecnico di Milano, si è fatta promotrice di un nuovo corso di formazione dal titolo “Praticare la giustizia, vivere la legalità”.

Di cosa si tratta

Si tratta di tre laboratori che si terranno presso il Campus universitario lecchese del Politecnico di Milano e che coinvolgeranno più di 500 studenti per incontro, appartenenti alla quasi totalità delle Scuole Superiori statali e paritarie di Lecco. Assieme a loro, prenderanno parte al corso anche un buon numero di docenti che non saranno presenti nelle vesti di semplici accompagnatori, bensì come effettivi partecipanti, disposti a condividere con i ragazzi un importante momento formativo per la loro crescita professionale.

Lo scopo

L’obiettivo è quello di proporre un percorso di formazione etica per promuovere processi di conoscenza e consapevolezza sull’impatto negativo che i comportamenti corruttivi producono nella vita dei singoli e della collettività ed educare alla pratica della giustizia e dell’onestà nella vita quotidiana. La metodologia scelta è originale ed efficace: non la solita conferenza che rischierebbe di annoiare ma, nello “stile Sinderesi”, una proposta che invita a mettersi in gioco, elaborando e confrontando i pensieri di ciascuno, stimolati da casi pratici che i relatori hanno pensato appositamente per l’occasione. Riflettendo sui casi/dilemmi proposti, nel corso della mattinata gli studenti e gli insegnanti saranno invitati a valutare se un comportamento è etico e legale oppure no e a proporre una loro idea di comportamento morale e giusto, procedendo nelle vesti dei protagonisti.

Si parte il 23

Il corso comincerà venerdì 23 febbraio ed avrà come tema “Il contrasto alla criminalità: dalla repressione alla prevenzione”, relatori Prof. Francesco Calderoni, professore associato di Sociologia della devianza presso l’Università Cattolica di Milano e il Prof. Michele Riccardi, ricercatore di Transcrime e anch’egli docente dell’Università Cattolica milanese.

5 marzo

Combattere la corruzione e l’illegalità nel territorio lecchese” sarà il focus del secondo incontro, che si terrà lunedì 5 marzo ed avrà come relatori il Dott. Enrico Manzi, magistrato del Tribunale di Lecco e la Dott.essa Cinzia Citterio, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale lecchese.

10 aprile

Il terzo incontro, si svolgerà martedì 10 aprile e avrà come argomento “Corruzione e legalità nelle diverse tradizioni culturali”. Di fronte alla società multiculturale e multietnica nella quale viviamo, Fondazione Sinderesi ha ritenuto costruttivo invitare a confrontarsi autorevoli rappresentanti di cinque tradizioni religiose: il Prof. Moulay Zidane El Amrani, scrittore e docente di studi sull’Islam all’Università di Padova; il dott. Vittorio Bendaud, Coordinatore del tribunale rabbinico del centro-nord Italia; il dott. Antonio De Napoli, Coordinatore del laboratorio interreligioso di Fondazione Sinderesi; il Prof. Bruno Lo Turco docente di Filosofia indiana all’Università “La Sapienza” di Roma e la Dott.ssa Maria Angela Falà, vice presidente dell’Unione Buddhista italiana e presidente della Fondazione Maitreya.

Gran finale il 10 maggio

Il percorso si concluderà con una serata a ingresso libero aperta alla cittadinanza, in programma il giorno 10 maggio alle 20.30 sempre presso il campus lecchese del Politecnico. Ospiti dell’evento personalità di spicco come il Magistrato procuratore capo del Tribunale di Catanzaro Dr. Antonio Gratteri, il professor Antonio Nicaso, scrittore e docente di storia delle organizzazioni criminali presso l’Università canadese Queen’s University di Kingston, e Mons. Samuele Sangalli, lecchese, officiale della Santa Sede, docente universitario e presidente di Fondazione Sinderesi. La serata il cui tema sarà: “Infiltrazioni mafiose. Perché la mafia ci rassomiglia”, si inserisce nelle iniziative programmate dall’Amministrazione comunale per il progetto “Aver cura del bene comune”, finalizzate ad attivare la partecipazione della cittadinanza in percorsi di corresponsabilità tra pubblico e privato.

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