Giornata di sensibilizzazione sulle cure palliative: "C'è bisogno di un hospice sul lago" INTERVISTA

Alla mattina si terrà un convegno dedicato ai medici mentre al pomeriggio una mostra e un concerto per la cittadinanza.

Giornata di sensibilizzazione sulle cure palliative: "C'è bisogno di un hospice sul lago" INTERVISTA
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Per il prossimo sabato, 12 maggio, l’associazione “Architetto Bruno Comi” di Gravedona organizza una giornata di sensibilizzazione sulle cure palliative e sul nuovo modello organizzativo definito dalle norme regionali. Ciò sarà possibile con il patrocinio dell’Ats della Montagna e la collaborazione dell’associazione “Accanto onlus”.

Una giornata che si dividerà in due momenti. La mattina ci sarà infatti un convegno dedicato ai medici mentre al pomeriggio sarà aperta alla cittadinanza una mostra sul tema a Palazzo Gallio. Ci sarà inoltre un momento di confronto sul tema delle cure palliative con testimonianze di operatori, volontari e familiari che hanno vissuto in prima persona questo tipo di situazioni.

La storia dell’associazione “Architetto Bruno Comi”

Un’iniziativa che rientra a tutti gli effetti tra gli obiettivi dell’associazione “Architetto Bruno Comi”, come ha spiegato il presidente Bruno Bianchi. “L’associazione è nata nel 2014 dopo la prematura scomparsa dell’architetto Comi. L’idea è nata da un gruppo di amici dell’architetto che lo hanno visto affrontare la malattia”.

Bruno Comi ha infatti affrontato con coraggio la leucemia, sottoponendosi a trapianto. Questo era riuscito perfettamente ma è poi subentrata la malattia dell’ospite che non gli ha dato scampo. “Dopo il trapianto affrontava tutti i giorni il viaggio dall’Alto Lago al Niguarda di Milano per sottoporsi alle terapie, una situazione che certamente non era la migliore per una persona che aveva appena affrontato un trapianto”.

“Serve un hospice sul Lario”

Proprio per questo motivo la mission dell’associazione è quella di riuscire a raccogliere i fondi necessari per costruire un hospice sul lago. “Oggi i pazienti del lago che devono sottoporsi a cure palliative si devono recare o al San Martino a Como o a Morbegno, in Valtellina – sottolinea il presidente Bianchi – Nel frattempo però cerchiamo già di aiutare i malati con il servizio di trasporto che rendono possibile i nostri volontari “condottieri” che portano, senza oneri, i malati nei vari presidi per effettuare i trattamenti”.

Oltre a questi obiettivi “pratici”, l’associazione di Gravedona si impegna in prima linea per informare correttamente non solo la popolazione ma anche i medici. Per questo ha deciso di organizzare l’evento di sabato 12 maggio. “A gennaio il Parlamento ha approvato la legge sul cosiddetto ‘testamento biologico’ ma poco è stato fatto per spiegare effettivamente di cosa si tratta e come accedervi – ha sottolineato Bianchi – Vogliamo quindi da una parte sensibilizzare medici e cittadini alla necessità delle cure palliative che possono aumentare la qualità della vita delle persone curabili ma non guaribili ma anche informare su come è possibile, per chi ne ha necessità, scrivere il testamento biologico”.

La giornata di sensibilizzazione sulle cure palliative

Sabato 12 maggio si terrà quindi la giornata di sensibilizzazione sulle cure palliative organizzata dall’associazione “Architetto Bruno Comi”. Il primo momento della giornata sarà il convegno rivolto ai medici, dal titolo “Dall’ambulatorio al domicilio del paziente quale via di cura accanto alla persona inguaribile. La fondamentale collaborazione fra medico curante e l’equipe multidisciplinare di cure palliative”. Questo si terrà dalle 8.30 alle 13.30 all’ospedale “Moriggia Pelascini” di Gravedona.

L’iniziativa si sposterà poi alle 15.30 a Palazzo Gallio dove si terrà la presentazione e proiezione della mostra “L’abbraccio di Pallium, misericordia e cura” aperto a tutta la cittadinanza. Alle 16.30 infine il pomeriggio proseguirà in musica con il gruppo D’Altrocanto che eseguirà brani di Enzo Jannacci, il medico-cantautore. Non mancheranno inoltre testimonianze di volontari e familiari.

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