Come limitare i danni dell’infiammazione cronica di basso grado

Alla Farmacia Consonni di Monticello Brianza è possibile, con un esame clinico non invasivo (BIA-ACC), valutare il grado di infiammazione sistemica e mettere a punto un regime alimentare adeguato

Come limitare i danni dell’infiammazione cronica di basso grado
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Come limitare i danni dell’infiammazione cronica di basso grado? Analizziamo la questione. L'infiammazione è un meccanismo di difesa necessario del corpo il cui obiettivo è l'eliminazione della causa del danno e la successiva riparazione dei tessuti. Il persistere di uno stato infiammatorio cronico di basso grado è una caratteristica comune ad una vasta gamma di disturbi e patologie croniche. Diverse sono le cause: stress persistente, aumento di peso, obesità, stile di vita sedentario, tipo di nutrizione, perdita dei ritmi circadiani e stress ambientale. Un'adeguata alimentazione che preveda un basso carico glicemico, il controllo degli zuccheri semplici, un'adeguata introduzione di fibre oltre che di acidi grassi omega-3 (alta titolazione di EPA e DHA) contribuisce ad abbassare significativamente i marcatori infiammatori. E di conseguenza a migliorare tutta quella serie di disturbi a carattere infiammatorio cronico.

Come limitare i danni dell’infiammazione cronica di basso grado?

Alcune abitudini alimentari come il consumo di pasti ricchi di grassi e di zuccheri concorrono ad indurre uno stato di infiammazione cronica di basso grado, mentre un'alimentazione che preveda cereali integrali, frutta, verdura e pesce è associata a livelli infiammatori più bassi, inoltre gli acidi grassi omega-3 così come le vitamine C, E e i carotenoidi aiutano a diminuire le concentrazioni circolanti dei marcatori infiammatori . Si è calcolato che nella dieta moderna oltre il 70% dell'energia proviene da zuccheri raffinati, cereali trasformati e prodotti lattiero-caseari e si è osservata un'assunzione maggiore di acidi grassi omega-6 rispetto agli omega-3 che contribuisce ad alimentare l'infiammazione cronica a basso grado promuovendo così lo sviluppo di molti disturbi e malattie croniche, tra cui l'obesità e l'osteoporosi. Più studi suggeriscono che i modelli alimentari caratterizzati da un controllo glicemico e da una riduzione dei grassi introdotti sono associati a una minore concentrazione di marcatori dell’infiammazione.

Come limitare i danni dell’infiammazione cronica

L’importanza degli omega-3

Gli acidi grassi omega-3, provengono principalmente dal pesce grasso come sgombro, salmone, tonno o pesci piccoli come le aringhe; a questa categoria appartengono due acidi grassi a lunga catena. Ossia l'acido grasso eicosapentaenoico (EPA) e il docosaesaenoico (DHA) che hanno entrambi dimostrato avere notevoli effetti benefici sulla salute. Infatti gli acidi grassi a lunga catena omega-3 hanno un ruolo importante nella prevenzione e il trattamento della malattia coronarica, dell'ipertensione, del diabete, dell'artrite e di altri problemi di natura infiammatoria nonché di patologie di natura autoimmune, di alcune tipologie di cancro e sono essenziali per la normale crescita e lo sviluppo, soprattutto per il cervello e la retina.

Rivolgersi alla Farmacia Consonni di Monticello

Per limitare il danno prodotto dall'infiammazione cronica è fondamentale tenere in considerazione il grado di infiammazione sistemica. E adottare delle strategie mediante l'integrazione con sistemi tampone necessari a contrastare la perdita di tamponi (minerale osseo) tipicamente associata all'infiammazione cronica sistemica. Presso la Farmacia Consonni di Monticello Brianza è possibile, attraverso un esame clinico non invasivo (BIA-ACC), valutare il grado di infiammazione sistemica. E poi mettere a punto un regime alimentare adeguato.

 

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