Cassago Chiama Chernobyl le ambulanze sono finalmente attive

L'associazione ha vinto il braccio di ferro con le autorità ucraine.

Cassago Chiama Chernobyl le ambulanze sono finalmente attive
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Cassago Chiama Chernobyl può esultare. Le ambulanze donate alle popolazioni locali, bloccate da tempo per cavilli burocratici, potranno finalmente essere utilizzate.

Cassago Chiama Chernobyl esulta

A darne l'annuncio, con grande entusiasmo, è stato poche ore fa il presidente Armando Crippa. "Finalmente dopo quasi due anni di insistenze, contatti con le massime istituzioni ucraine, con l’Europa e con l’Italia, la deroga alla legge sul divieto delle importazione ai veicoli inferiori alla classe “Euro 5” limitatamente ai soli mezzi di soccorsi quali ambulanze dotate delle necessarie attrezzature sanitarie è stata firmata dal presidente Poroshenko" ha affermato Crippa con soddisfazione. "Da circa un mese subito dopo il nostro rientro dal viaggio in Ucraina, siamo stati messi al corrente dalle istituzioni regionali e locali di Chernigov, che la Rada, il Parlamento ucraino, aveva predisposto e approvato la deroga si attendeva per essere esecutiva la firma del presidente che la scorsa settimana è stata finalmente firmata e quindi divenuta esecutiva" ha continuato il presidente.

Un risultato ormai insperato

La vicenda delle ambulanze ha impegnato moltissimo il presidente Crippa, alle prese con un braccio di ferro sfiancante con le autorità locali. Bloccate da un piccolo ma decisivo cavillo burocratico. "Siamo felicissimi del risultato perché la nostra determinazione di non mai arrenderci all’evidenza, non tanto per noi ma per il servizio che questi due mezzi potevano ancora svolgere alla popolazione, abbiamo continuato a credere che queste ambulanze per l’Ucraina erano troppo importanti. Crediamo che l’incontro dello scorso 23 aprile preso la regione di Chernigov alla presenza dei massimi esponenti dal Presidente della Regione Valeriy Kulich, dal sindaco di Chernigov Vladislav Atroshenko, dall’assessore alla sanità Petro Harmash e soprattutto con il nostro Ambasciatore in Ucraina S.E. Davide La Cecilia che ha accettato il nostro invito ad essere presente, abbiamo dato l’ultima spinta per risolvere l’annoso problema che andava avanti dallo scorso ottobre 2016. Abbiamo coinvolto le istituzioni Italiane arrivando perfino al parlamento Europeo, senza però ottenere il risultato che attendevamo, finalmente ci siamo riusciti" ha concluso.

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