Caso profughi in Consiglio. Ecco la decisione

Molte le polemiche in Consiglio comunale a Missaglia. Tra il pubblico tanti cittadini di Lomaniga

Caso profughi in Consiglio. Ecco la decisione
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È stato il caso profughi il punto più sentito del Consiglio comunale di Missaglia. Questa sera in sala a Palazzo Belgiglio erano presenti numerosi cittadini di Lomaniga. Ovvero della frazione che, stando ai dati recenti, potrebbe accogliere 26 richiedenti asilo in via Cascina Pila e via degli Ulivi.

Caso profughi a Lomaniga

Ad accendere la miccia è stata la minoranza. Il gruppo di Silvana Redaelli ha infatti presentato una interrogazione che chiede al sindaco di vigilare sul fenomeno. E quindi di porvi paletti.
Come ormai noto, il possibile arrivo di 26 migranti (l'aggiudicazione della cooperativa Cross è provvisoria) ha colto di sorpresa tutti. Anche il sindaco.

La discussione

A leggere la mozione è stata la capogruppo Redaelli. La discussione, in deroga al regolamento, è stata estesa a tutti i consiglieri. "La nostra mozione deve essere una occasione per riflettere sulla sicurezza. È nostro dovere che le regole vengano rispettate da tutti" ha affermato Silvana Redaelli. "Vorrei chiedere: lei sindaco cosa si sente di dire ai cittadini?" ha dunque incalzato.
"Le richieste che fate sono pienamente comprensibili. Ma non aspettatevi che si parli di zero immigrati" ha risposto il vicesindaco Laura Pozzi. Che ha aggiunto: "Il fenomeno migranti non lo devono governare solo pochi comuni. Abbiamo un accordo di rete che permette di avere una situazione diffusa. Chi non ha accettato è chi oggi chiede tutele. Se vogliamo garantire a queste persone trattamenti dignitosi si è reso necessario un bando. E su quello si fanno le verifiche". Ed ecco il caso Lomaniga. "L'aggiudicazione provvisoria può avvenire, ma se in seguito a verifiche su strutture e servizi non vengono soddisfatti alcuni standard, non accade nulla" ha aggiunto la Pozzi. "E tutte queste condizioni sono in un bando consultabile da tutti" ha ribadito.

Le perplessità del Comune

Grandi dunque le perplessità dell'Amministrazione. "A una delle due proprietà abbiamo fatto un diniego di abitabilità, per l'altro siamo in attesa dei permessi. O ci sono tutte le garanzie oppure questa cosa sono può passare" ha annunciato il vicesindaco. Via al botta e risposta con Silvana Redaelli. "Mi faccio portavoce di persone a Lomaniga che esprimono paura e preoccupazione. Ci sta il controllo, ma ci sta anche tranquillizzare una frazione che non vuole ritrovarsi con 26 migranti vicino a casa". Dello stesso tenore l'intervento del leghista Alberto Spreafico. Dura la replica del sindaco Crippa: "Si chiedono controlli che non spettano a noi ma ad altri organi. Multare un privato che non comunichi preventivamente di volere affittare un immobile viola la segretezza dei bandi pubblici. Il prefetti hanno ravvisato illegalità e incostituzionalità nel regolamento che state proponendo". Molti i mugugni tra i presenti in sala. Ma evidente la necessità di prendere atto di due fatti. La bocciatura della mozione. Ma anche l'ipotesi meno probabile dell'arrivo dei profughi a Lomaniga se dovessero permanere queste condizioni.

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