Basta stress a Lecco c'è una squadra che fa solo amichevoli

Sono una quindicina, non si allenano ma sfidano altre compagini locali: "Ora vorremmo organizzare un torneo. L’importante è tornare ad un calcio semplice".

Basta stress a Lecco  c'è una  squadra che fa solo amichevoli
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Basta stress... a Lecco  c'è una squadra che fa solo amichevoli.

Squadra che fa solo amichevoli

Molto spesso è sufficiente una palla, unita ad uno o più compagni, per creare aggregazione tra i ragazzi e per far nascere nuove amicizie. Due felpe, se si è fortunati una porta vera e propria, ed ecco il gioco del calcio. Questo concetto ha guidato l’intuizione che ha avuto Dario Bolis, responsabile relazioni esterne di Cariplo, che nell’agosto scorso ha formato, da zero, una nuova squadra di calcio per alcuni ragazzi, tra cui suo figlio.

Come è nata la squadra

"L’idea nasce nel settembre 2017", spiega. "Vedevo tanti ragazzi e mi chiedevo perché avessero smesso di giocare a calcio e di fare sport. Qualcuno per impegni scolastici, qualcuno per problemi di salute, ma ciò che emergeva in maniera preponderante era che tantissimi di loro vivevano lo stress della partita, la vivevano male. Non credo sia giusto che questo possa accadere, quindi sto provando a tenerli aggregati attraverso questa esperienza che sin qui è senza dubbio entusiasmante. Oggi serve la possibilità di giocare, senza diventare fenomeni o avere divise super".

Stop all'ansia da risultato

Un peccato, però, vedere ragazzi con il desiderio di giocare a calcio - l’attività più genuina del mondo - dover smettere per ansia o timore di non far bene. Bolis ci ha riflettuto, si è armato di serietà, impegno e buona volontà, dando così ufficialmente vita al team: "Io gli ho detto che mi sarei preso l’impegno nell’organizzare alcune partite. Ho preso l’elenco e ho contatto i dirigenti delle squadre del territorio che fanno il campionato Csi. Non facciamo allenamenti, giochiamo circa ogni 10 giorni. Siamo sempre in trasferta, anche grazie ai passaggi dei genitori: Airuno, Civate, Abbadia. È un’esperienza bellissima, a loro ho chiesto solo di mantenere l’impegno, ma capita che qualcuno non ci sia. Non sono un allenatore, li porto solamente a giocare. Poi è chiaro, al campo gli do qualche indicazione, ma in maniera tranquilla".

Il vero senso dello sport

Il gruppo man mano si è allargato. "Siamo circa una quindicina di ragazzi, tutti di Lecco, ognuno viene quando può o quando vuole. Non abbiamo nemmeno una divisa, troviamo ogni volta una soluzione, recuperando maglie dello stesso colore. Chissà, magari in futuro continueremo sempre con questa modalità o diventeremo anche noi una squadra, ma sarà una squadra nata dal basso, con l’obiettivo vero e sano di stare insieme".

Un gruppo coeso

Tra le soddisfazioni più grandi, il gruppo che si è creato, fatto di ragazzi tranquilli: "Molti di loro sono capaci di giocare, peccato che abbiano smesso, si vede che sono stati impostati in un certo modo da bambini. C’è bisogno di giocare, non di essere fenomeni. I ragazzi sono educati, dopo le partite – su Whatsapp – facciamo anche una simpatica analisi video e delle pagelle scherzose. Non ho mai visto nessuno di loro essere arrabbiato o lamentarsi con i compagni o gli avversari. Facciamo la foto di squadra ogni volta, è sempre diversa perché i ragazzi cambiano sempre, in base alle disponibilità di ognuno».

Un torneo in cantiere

Ora, per il futuro, in programma anche un possibile torneo: 2L’idea nasce dai ragazzi, vorrebbero impegnarsi in qualcosa di concreto, dopo che i genitori si impegnano ogni volta per gli spostamenti. Al momento non abbiamo ancora organizzato nulla, si tratterebbe di una serie di partite con altre squadre, l’importante è tornare ad un calcio semplice. Potremmo pensare al campo di Bonacina, che è inutilizzato, ma bisogna ancora vedere, anche con il Comune. Si potrebbe attivare anche una comunicazione sui social gestita interamente dai ragazzi, sono tutte idee in divenire". Il punto cardine, al momento, è il divertimento, l’essenza del calcio. Che per sua natura genera da sempre amicizie e èassopme, se affrontato con spensieratezza.

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