Aicit Lecco ha una nuova auto grazie a Cancro Primo Aiuto

Verrà utilizzata per il trasporto dei malati all'Ospedale Manzoni.

Aicit Lecco ha una nuova auto grazie a Cancro Primo Aiuto
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Aicit Lecco ha una nuova auto grazie alla generosità di Cancro Primo Aiuto. Il mezzo servirà per trasportare i pazienti all'ospedale Manzoni di Lecco.

Aicit Lecco e la generosità di Cancro Primo aiuto

Una collaborazione che dura da anni e che ha permesso di aiutare centinaia di malati. E' quella che contraddistingue Cancro Primo Aiuto e Aicit (Associazione intervento contro i tumori) di Lecco. Oggi, presso la sede di Confindustria Lecco Sondrio, la Onlus brianzola ha donato all'associazione lecchese una nuova auto, grazie anche all'appoggio di Autotorino, che dovrà servire per il trasporto dei malati all'Ospedale Manzoni, in particolare per poter sostenere le varie sedute di radioterapia; è la terza vettura che viene donata dopo quelle regalate nel 2013 e nel 2015. A consegnarla il presidente vicario di Cancro Primo Aiuto, Antonio Bartesaghi, il consigliere Lorenzo Riva, qui in veste anche di padrone di casa in quanto presidente di Confindustria Lecco Sondrio, e la madrina della Onlus brianzola, la conduttrice televisiva Cristina Parodi, nell'occasione accompagnata dal marito Giorgio Gori che si è ritagliato un momento di solidarietà nel mezzo della sua campagna elettorale.

Una partnership consolidata

«Con Aicit abbiamo una partnership solida che dura da anni – ha detto Bartesaghi – Fanno un ottimo lavoro per il bene dei malati. A noi non interessa andare a implementare dei nuovi servizi là dove esistono già e ci sono associazioni che li svolgono nel migliore dei modi come fa Aicit. Riteniamo sia molto più intelligente e proficuo sostenere chi li porta avanti e aiutare a farlo sempre meglio, come in questo caso».

L'auto ricevuta dai volontari

A ricevere l'auto erano presenti diversi volontari che si alternano come autisti e alcuni membri del Consiglio dell'associazione: Dario Ripamonti, Cesare Caucia e Anna Meda. «Innanzitutto vogliamo ringraziare Cancro primo Aiuto perché attraverso questo dono ci permette di continuare a svolgere questo servizio – ha esordito Ripamonti – Tra l'altro, proprio nei giorni scorsi, uno dei nostri tre mezzi ha avuto un incidente e con la nuova auto riusciremo a non interrompere le attività». Poi ha presentato un po' di numeri che dimostrano la preziosità del lavoro dell'Aicit lecchese. «Nel corso del 2017 sono stati trasportati 110 malati per un totale di 1.817 viaggi – ha raccontato Ripamonti – I nostri 16 volontari che si alternano alla guida hanno percorso circa 150mila km raggiungendo anche i punti più estremi della provincia lecchese, da Premana a Merate, da Colico a Nibionno e hanno messo a disposizione 5.300 ore del loro tempo. Il tutto gratuitamente».

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