Per Nava Renzi non ha nulla da insegnare a Regione Lombardia

“Un bugiardo così, sfacciato e veramente senza il minimo di onestà intellettuale, sul nostro territorio non lo abbiamo mai sentito parlare”.

Per Nava Renzi non ha nulla da insegnare a Regione Lombardia
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“Un bugiardo così, sfacciato e veramente senza il minimo di onestà intellettuale, sul nostro territorio non lo abbiamo mai sentito parlare”. Così il sottosegretario regionale Daniele Nava commenta la visita di Renzi ieri nel Lecchese, a bordo del suo treno.  Un particolare il sottosegretario regionale lecchese fa riferimento  ai commenti contro Regione Lombardia sul trasporto ferroviario e sulla situazione dei pendolari.

"Renzi non ha nulla da insegnare a Regione Lombardia"

Il duro attacco di Nava arriva quindi dopo che ieri, il segretario dem durante la sua visita alla Technoprobe di Cernusco  si era schierato con i pendolari. “Quando era presidente del Consiglio Renzi ha distrutto i fondi per il Trasporto Pubblico Locale tagliando decine e decine di milioni" aggiunge Nava.  "Con il suo successore Gentiloni le cose non sono certo migliorate. E, come al solito, i tagli più pesanti sono toccati alla Lombardia”.

L'impegno della Regione

“Nonostante questo la nostra Regione è riuscita a tappare i buchi, a investire e a fare programmi per il futuro".  aggiunge quindi il ssootosegretario. “Con l’ultimo bilancio Regione Lombardia ha deliberato un investimento epocale per l’acquisto di nuovi treni che sono il vero nodo per risolvere il problema del pendolarismo”.

Problemi innegabili

Il sottosegretario è conscio che, “a livello di trasporto ferroviario, i problemi ci sono.  Ma il 90 per cento deriva dai danni fatti dal Governo al trasporto pubblico locale e dalla mancanza di investimenti dovuti ai tagli indiscriminati”.

I numeri

Nava, forte dei conti in ordine di Regione Lombardia, non fa sconti all’ex premier: “Che oggi Renzi, per fare campagna elettorale al sindaco di Bergamo, venga a insegnare come bisogna fare i conti proprio qui in Lombardia, la regione in cui la contabilità è in ordine, sa di grottesco. Ci sarebbe davvero da ridere ma, data la situazione in cui ha trascinato l’Italia, purtroppo possiamo solo piangere”.

 

 

 

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