LETTERA APERTA ai dipendenti comunali di Verderio

I capigruppo della minoranza consigliare Benedetti e Viani replicano ai dipendenti comunali

LETTERA APERTA ai dipendenti comunali di Verderio
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Spettabile Redazione,
leggiamo basiti ed esterrefatti la lettera, firmata “i dipendenti comunali di Verderio”. Della quale vorremmo sapere chi sono gli autentici firmatari, partendo dal dato di fatto che, la stragrande maggioranza di essi non abbiamo mai avuto l'occasione di conoscerli. Gli unici contatti avuti, in questi anni, sono solo ed esclusivamente con l’ufficio segreteria. Unicamente via mail.
Non comprendiamo quindi come possiamo essere responsabili del clima poco “disteso” col quale, hanno dichiarato, stanno convivendo.

Cinque domande ai dipendenti comunali

La prima domanda che ci poniamo è se sia corretto inviare, da parte di dipendenti comunali o presunti tali, considerato l’assenza di  nominativi,  una lettera contro dei consiglieri.

La seconda domanda è se, sia corretto che dipendenti scrivano sui giornali comunicati contro propri consiglieri comunali.

La terza domanda è se, nel rispetto dei regolamenti citati nella loro missiva, sono compresi gli insulti gratuiti inviati, da una mail istituzionale, da un funzionario comunale ad un consigliere comunale.

La quarta domanda è se lo stesso funzionario, che si è scusato telefonicamente con il consigliere, sia tra i firmatari di una lettera che di fatto rinnega le scuse fatte.

La quinta domanda è per quale motivo non si risponda da parte degli uffici ai consiglieri nelle sedi preposte  e si trovi, viceversa, il tempo in orario di lavoro, per scrivere contro i consiglieri comunali di “minoranza”.

Violato il codice disciplinare

Da sempre abbiamo criticato l'operato della maggioranza  e del segretario comunale. Ma mai i dipendenti. Questo incredibile episodio costituisce una grave violazione del codice disciplinare previsto per i dipendenti pubblici.  Rappresenta inoltre la cartina tornasole delle enormi difficoltà che incontriamo come consiglieri nel poter operare il nostro mandato ogni volta che, invero raramente, ci rivolgiamo agli uffici comunali per delucidazioni, aiuto, sostegno, per poter operare appieno al nostro ruolo di controllo sull'operato dell'amministrazione.

Dichiarano di non “Intendere essere coinvolti nelle polemiche politiche”, salvo essere loro i primi a prendere posizioni politiche dichiarando testualmente che “Non intendono raccogliere le provocazioni della minoranza”.

Ma lo sanno che, come dipendenti, hanno l’obbligo di astensione da dichiarazioni pubbliche contro l’amministrazione “legittimamente eletta” di cui noi siamo parte? Dopo decenni, nel settore pubblico, non hanno ancora capito che esistono solo i consiglieri e non esiste ne deve esistere, soprattutto per un dipendente pubblico, la distinzione tra minoranza e maggioranza?

Si chiedono nomi e cognomi

Al fine di tutelare la nostra dignità e onorabilità presso tutte le sedi preposte, richiederemo formalmente le generalità di coloro che davvero hanno condiviso il contenuto di questa missiva che presume l’adesione all’unanimità da parte di tutti i dipendenti .

Ringraziando per lo spazio concesso, porgiamo cordiali saluti.

Marco Benedetti Capogruppo “VERDERIO CAMBIA”
Caterina Viani Capogruppo “UNITI PER VERDERIO”

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