Depositata oggi in Cassazione la proposta legge su presidenzialismo

Mambretti: “Parte la raccolta firme per portare la proposta al Parlamento”

Depositata oggi in Cassazione la proposta legge su presidenzialismo
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E' stata depositata questa mattina nella sede della Cassazione a Roma la proposta di legge di iniziativa popolare sul presidenzialismo. A richiedere la riforma sono rappresentanti di diversi schieramenti politici, esponenti dell'imprenditoria e della società civile, tra cui il referente provinciale lecchese Beppe Mambretti, riuniti nel Comitato 'Nuova Repubblica' e guidati dal costituzionalista e docente di Diritto costituzionale all'Università di Tor Vergata di Roma, Giovanni Guzzetta.

Proposta legge su presidenzialismo

"Oggi a Roma abbiamo depositato questa proposta perché riteniamo che sia arrivato il momento di realizzare una profonda riforma istituzionale in Italia", dichiara Mambretti. Con la proposta di legge, composta da 7 articoli, si prevede che, con il referendum, si dia mandato a un'assemblea costituzionale, composta da 200 membri, con sede a Palazzo Madama, con il compito di dare attuazione al risultato referendario. Dopo la pubblicazione della proposta in Gazzetta ufficiale nei prossimi giorni, inizierà la raccolta delle firme: ne servono 50 mila, entro 6 mesi, per portare la proposta al Parlamento.

Sistema parlamentare in crisi

"Il nostro sistema parlamentare e' in crisi. - ha spiegato il referente lecchese- Bisogna cambiare schema, bisogna soprattutto decidere se vogliamo restare in questo modello parlamentare ormai decotto o passare a una Repubblica presidenziale. Questa scelta e' troppo importante perché la facciano in pochi, c'e' bisogno che la facciano i cittadini con un referendum di indirizzo che dia mandato ad una assemblea costituzionale per realizzare una modifica della Costituzione. Quindi referendum sul presidenzialismo e poi assemblea costituzionale".

Udienza al presidente della Repubblica

Il presidente Guzzetta ha spiegato come la proposta avrà l'appoggio delle forze politiche: "Penso che ci siano le forze per farlo. Penso che nel Paese ci sia una maggioranza a favore. C'e' una maggioranza di forze politiche che sulla carta è d'accordo. È necessario che ci sia una spinta e speriamo che questa lo sia. Il mio primo atto- conclude- sarà quello di chiedere udienza al presidente della Repubblica per spiegare a lui che e' il garante dell'unita' nazionale le ragioni costruttive di questa iniziativa".

Tra i promotori, Stefania Craxi, Roberto Giachetti, Arturo Parisi, Mario Segni, Giorgio Squinzi, Andrea Cangini, Franco Debenedetti e Arturo Diaconale.

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