Ius Soli crociata della Lega per dire no

Sul terrirorio anche diverse iniziative e prese di posizione a favore

Ius Soli crociata della Lega per dire no
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Sabato e domenica la Lega Nord sarà nelle piazze della Provincia di Lecco per una raccolta firme contro lo Ius Soli.

Ius Soli crociata della Lega per dire no

"La Lega Nord per ora è riuscita a fermare lo IUS SOLI imponendo alla maggioranza di governo uno STOP" spiega il segretario provinciale Flavio Nogara.  "Ma questo argomento non verrà dimenticato, anzi la sinistra a più riprese sta confermando che lo IUS SOLI sarà un obbiettivo da raggiungere, anche se probabilmente solo dopo le prossime elezioni, e non prima per paura di perdere troppi voti su questo tema, ma ciò che è certo è che lo IUS SOLI per la sinistra sarà un pilastro della propria azione di governo se dovessero vincere le prossime elezioni".

Il no senza appello della Lega

"La Lega Nord al contrario si è opposta e si opporrà anche in futuro con tutte le proprie forze, perché per noi prima vengono gli italiani e riteniamo che la cittadinanza non la si debba regalare, ma la si debba conquistare. La cittadinanza può essere richiesta ma dev’essere ottenuta solo da chi la desidera e la merita veramente".

La raccolta firme

Le posizioni opposte

La posizione della Lega non è  cidivista da tanti nel lecchese. Diverse le inziative e le prese di poszione, anche molto discusse, prese sul territorio. A  partire da quella dell'onorevole del Veronica Tentori che aveva aderisto allo sciopero della fame a staffetta. Il 13 ottobre invece si è svolto il Cittadinanza Day promosso dal Comitato Noi Tutti Migranti. Recentemente ad argomentare la propria posizione favorevole allo Ius Soli è stato poi il lecchese Tino Magni di Sinistra Italiana Lombardia.

Magni

"Il Governo ha deciso di rinviare l’approvazione della legge accettando il ricatto e la strumentalizzazione della destra, che sul tema dell’immigrazione fomenta odio ed intolleranza attraverso lo spauracchio dell’invasione e dell’islamizzazione del nostro paese, generando paure e lotte tra i poveri” spiega Magni. “Fortunatamente c’è un’opinione pubblica democratica che si oppone a tutto questo, con argomenti umanitari e valoriali; importanti ma non sono sufficienti a contrastare questa ondata di intolleranza”.

I dati

"“Il 58% degli immigrati in Lombardia ha un lavoro regolare, sono 682.000 i censiti dall’INPS. L’età media degli immigrati in Lombardia è di 33 anni di cui il 24%, cioè 286.000, ne ha meno di 19. Questo dato dimostra quanto è importante l’approvazione della legge sullo ius soli per la Lombardia, non solo perché un quarto della popolazione composta da giovani, ora definita immigrata, acquisirebbe la cittadinanza ma anche invoglierebbe una parte degli adulti che pur avendone il diritto non la richiede”.

Troppi luoghi comuni

“Sfatiamo e diciamo basta ai luoghi comuni come si vede dai dati gli immigrati si mantengono, nonostante la crisi, nonostante la precarietà che contraddistingue la loro vita, non sono un peso per la comunità. Lo certifica il centro studi della Regione Lombardia, Eupolis: in questa regione gli immigrati producono un avanzo consistente e si confermano una risorsa per l’oggi ma anche per il domani”.

 

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